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Olympia, il Var e Immobile: la serata nera della Lazio

Olympia, il Var e Immobile: la serata nera della Lazio
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 11 dicembre 2017, 22:582017
di Riccardo Caponetti

Quella dell'Olimpico non è stata una serata normale. E i tifosi della Lazio lo avrebbero già dovuto capire prima dell'inizio della gara, quando l'aquila Olympia si prende un giorno di ferie e decide di non volare come di consueto, ma di mettersi in posizione di relax sopra il cornicione dello stadio. Forse già sapeva che cosa sarebbe accaduto di lì a poco? Chissà. Fatto sta che dopo 45 minuti di buon calcio, l'arbitro Giacomelli si prende la scena con un paio di decisioni molto dubbie. Succede tutto nell'ambito della stessa azione. Immobile entra in area sul lato corto, out sinistro del campo, e il suo cross viene deviato nettamente con la mano da Iago Falque. Il direttore di gara non dà il penalty e la palla rimane a disposizione della Lazio, con Milinkovic che pesca Immobile in verticale: tiro di prima intenzione e palo pieno, a Sirigu battuto. L'attaccante della Nazionale - molto nervoso - va poi a brutto muso contro Burdisso e accenna una testata. Giacomelli osserva tutto e si reca subito a bordo campo facendo il gesto del Var. L'Olimpico esulta, perchè tutti pensano che stia per concedere il rigore ma...

una volta viste le immagine sul monitor estrae il rosso diretto a Immobile. Incredulo, senza parole, con gli occhi sgranati. Come tutto lo stadio, che, invece, qualche parola la dice nei confronti dell'arbitro. Momenti di caos, di agitazione e di tensione anche sulla tribuna vip dove si trova Adem Ljajic. Sarà per il suo passato romanista o per qualche espressione detta ad alta voce, ma il pubblico presente gli si scaglia tanto da costringere le forze dell'ordine ad allontanare il giocatore del Torino, indisponibile per un problema fisico. Al rientro dall'intervallo la Curva Nord, la parte più calda della tifoseria laziale, sceglie la via della protesta e abbandona il proprio settore. Cala il silenzio all'Olimpico. Cala il tris il Torino, che pittura il quadro capitolino con le firme di Berenguer, Rincon ed Edera. A nulla è valso il gol del momentaneo 1-2 di Luis Alberto: un vero capolavoro.