Paratici e il pizzino che non vale più. Questo Zaniolo non ha prezzo

Quaranta milioni di euro. Sul suo pizzino, nel pieno della sessione invernale di calciomercato, il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici aveva aggiunto questa cifra di fianco al nome Nicolò Zaniolo, il nuovo enfant prodige del calcio italiano. Questa era la valutazione che il dirigente bianconero aveva dato al classe '99 giallorosso, un giocatore che in estate è entrato quasi per caso nell'affare Nainggolan. E che adesso vale tanto, tantissimo. Di sicuro più del centrocampista belga.

Prima col destro, poi col sinistro. La doppietta realizzata ieri contro il Porto, i primi gol in questa competizione dopo l'esordio assoluto contro il Real Madrid nel calcio dei grandi, sono i passi di chi si muove e agisce da predestinato. Bravi Mancini e Di Francesco a credere in lui prima degli altri, brava la Roma a gestirlo senza tener conto della carta d'identità. Perché 'il talento non ha prezzo' è frase spesso utile solo per le interviste, ma non in questo caso. Zaniolo è stato gettato nella mischia perché Di Francesco era convinto che potesse giocare come e meglio degli altri titolari. E oggi sta raccogliendo i frutti.

Ma quanto vale adesso il cartellino di Nicolò Zaniolo? Difficile fare una valutazione. Sicuramente più dei 20 milioni di euro segnati dal CIES (in basso il grafico), che comunque certifica l'impennata di valore negli ultimi mesi. Ma anche più dei 40 milioni di euro segnati da Paratici in un ristorante milanese meno di un mese fa. La realtà è che, in questo momento, la Roma nemmeno deve porsela questa domanda. Deve ragionare da grande, rinnovargli il contratto il prima possibile e fare di Zaniolo il nuovo simbolo giallorosso.