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Passione e pentimento: quando il mercato ci mette lo zampino

Passione e pentimento: quando il mercato ci mette lo zampinoTUTTO mercato WEB
giovedì 18 ottobre 2018, 07:152018
di Gianluigi Longari

Ragione, orgoglio, nostalgia e passione. Si parla di sentimento puro anche se spesso si pensa che nel mondo del calciomercato, i parametri da prendere in considerazione siano altri, decisamente meno nobili. E’ innegabile che bonifici e commissioni rappresentino una discriminante fondamentale, in grado di spostare, loro sì, gli equilibri di una carriera, tuttavia proprio da colui che questi equilibri aveva minacciato di spostarli sul campo, prendiamo spunto per approfondire un trend che sta diventando quasi dilagante. Il ritorno di Bonucci alla Juve deflagrò come una bomba in estate, ma contribuì a riaccendere una scintilla di passione contagiosa che potrebbe essere presa da esempio da numerosi altri protagonisti del calcio attuale. Come potremmo giustificare altrimenti l’accostamento tra il Milan e Zlatan Ibrahimovic, peraltro direttamente confermato dallo stesso Leonardo? L’orgoglio del campione senza tempo, pronto a rimettere in gioco una scelta di vita per tornare nell’unico luogo della sua carriera in cui fu lui ad essere ceduto e non viceversa.

Romantico di sicuro, se fattibile lo dirà il tempo. Il legame è indissolubile tra il Torino e Kamil Glik, al punto da spingere il polacco a dichiarazioni d’amore mezzo stampa per quella maglia granata rimasta sotto pelle nonostante la lussureggiante esperienza di Monte Carlo. Fino all’esempio più eloquente: quello che potrebbe squassare nuovamente il mercato mondiale con la voglia mai sopita di Neymar di fare ritorno in quello stesso Nou Camp che non più tardi di un anno fa lottò strenuamente per abbandonare. Paradossi del calcio e del mercato, di cui nessuno ad ogni modo chiederà conto. Perché quando ci sono i sentimenti, allora vale proprio tutto…