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Pastore guida la carica: i migliori cinque acquisti di Sabatini al Palermo

Pastore guida la carica: i migliori cinque acquisti di Sabatini al PalermoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 10 maggio 2017, 18:302017
di Ivan Cardia

"Il vero acquisto che ho fatto della campagna scorsa è stato Walter Sabatini, che è una persona formidabile e perbene". Il 2 giugno del 2009, al termine del primo anno di Sabatini come direttore sportivo del Palermo, Maurizio Zamparini parlava così del proprio dirigente, da oggi nuovo direttore sportivo del gruppo Suning. Arrivato nel luglio 2008, rimarrà fino al 1° novembre 2010: tre campagne acquisti, nel periodo migliore della società rosanero.

I migliori cinque acquisti

Javier Pastore - Il Flaco è la ciliegina sulla torta. Il Palermo lo acquista nel 2009 dall'Huracan per 6,5 milioni di euro. Non è un carneade, perché fra gli addetti ai lavori è già considerato una grande promessa. In due anni, però, diventa uno dei migliori giocatori d'Europa. Il primo anno è di ambientamento, nel secondo esplode: 13 gol in 45 presenze stagionali. Con Iličič si divertono e soprattutto fanno divertire il Barbera. E Pastore si conquista la chiamata del PSG, che per lui sborsa 43 milioni di euro: a tutt'oggi è la cifra più alta mai incassata dal club siciliano.

Josip Iličič - Nel 2010 gioca col Maribor in Europa League contro il Palermo: perde, ma incanta. E Sabatini decide di portarlo in Sicilia: arriva in tandem con Armin Bacinovic, per 2,2 milioni di euro. Con Pastore, come detto, forma una coppia di fantasisti fra i più divertenti del campionato di Serie A. Dopo 3 anni, 107 presenze e 25 gol, passa alla Fiorentina: affare da 9 milioni di euro, la plusvalenza è servita.

Simon Kjær - A Roma, per Sabatini è stato un flop. Il rapporto fra i due, però, era nato già a Palermo, dove le fortune erano state vicendevoli. Il difensore danese arriva a Palermo nell'estate del 2008, dal Midtjylland, per 3 milioni di euro. Molti si chiedono come pronunciarne il cognome, lui "approfitta" della squalifica a Carrozzieri per conquistare il ruolo da titolare, disputando 57 partite di campionato in due stagioni. E meritandosi l'attenzione del Wolfsburg, che nel 2011 sborsa per 12,5 milioni di euro per le sue prestazioni.

Abel Hernández - Oggi si è perso nei meandri della Premier League e di Hull. A Palermo, però, almeno per una stagione tutti si sono innamorati di lui. Sabatini lo porta in Italia nel 2009, non proprio gratis: al Peñarol vanno infatti 4 milioni di euro. In rosanero non riesce a esprimersi con continuità, anche per qualche problema fisico; i 14 gol in Serie B della stagione 2013-2014, però, convincono l'Hull City: assegno da 12 milioni di euro, l'acquisto più costoso nella storia dei Tigers.

Ezequiel Muñoz - Meglio di Kamil Glik e Matteo Darmian. Il polacco è stato portato in Italia da Sabatini, ma ha avuto fra Bari e Torino le sue piazze preferite; l'ex Milan ha iniziato in rosanero la sua vera carriera fra i "grandi", ma anche qui ha fatto molto meglio all'ombra della Mole Antonelliana. Il difensore argentino, invece, ha vissuto a Palermo le sue annate migliori. A livello economico, in realtà, non è stato neanche un grandissimo affare per il club: arrivato per poco meno di cinque milioni di euro, alla fine è stato ceduto a parametro zero. A livello tecnico, in compenso, è stato per quattro anni un elemento indefettibile nella formazione tipo dei rosanero.