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Perché l’algoritmo potrebbe non assegnare lo Scudetto? I dubbi della FIGC

Perché l’algoritmo potrebbe non assegnare lo Scudetto? I dubbi della FIGCTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 giugno 2020, 15:45Serie A
di Ivan Cardia

Un algoritmo per determinare una classifica equilibrata e “giusta” in caso di nuovo stop del campionato. È questo l’obiettivo del documento della FIGC che prevede un meccanismo matematico di ponderazione per il calcolo della classifica finale nell’ipotesi in cui non sia possibile portare a termine il campionato in maniera regolare. Vale per la Serie A, la Serie B e anche la Serie C. Ma potrebbe non assegnare lo Scudetto: nella parte finale della relazione, infatti, la Federcalcio evidenzia come resti oggetto di valutazione l’applicazione del metodo matematico (l’algoritmo) ai fini dell’individuazione della squadra a cui assegnare il titolo di “Campione d’Italia”. Se ne discuterà negli incontri di questi giorni e poi nel Consiglio Federale attualmente convocato per l’8 giugno.


La Juve ha già chiarito di non volerlo a tavolino Partiamo da un dato di cronaca. A livello mediatico, è abbastanza nota la posizione della Juventus, che sarebbe prima applicando l’algoritmo alla classifica attuale ma ha già fatto capire di non gradire particolarmente l’ipotesi di un tricolore di default. In questa vicenda, però, il pensiero del club bianconero, come di qualsiasi altra società della A, ha ovviamente un peso molto relativo se non nella possibilità di esprimere la propria posizione, essendo una delle 3 squadre (con Lazio e Inter) interessate in concreto dalla questione.

Perché la FIGC dubita. I dubbi della federcalcio, però, sono legati al fatto che questo meccanismo matematico sia appunto un tampone a un’emergenza, cioè all’eventuale stop definitivo della stagione. E che, per quanto i criteri siano rigorosi e portino la proiezione ad avvicinarsi il più possibile al riconoscimento del merito sportivo, resta comunque un’approssimazione, un’astrazione che non può dare certezze. Per esempio, in un campionato regolare, ciascuna squadra affronta due volte (in casa e fuori casa) i rispettivi rivali. Juve e Lazio, in concreto, si affronteranno solo a fine luglio: avrebbe senso assegnare uno Scudetto senza scontro diretto? Probabilmente no, e infatti tra le righe la stessa FIGC evidenzia come il non aver completato per intero la stagione in qualche modo non consenta di valutare adeguatamente i rispettivi valori e i meriti per legittimare l’assegnazione di titoli. D’altra parte, come noto, la UEFA richiede che siano comunicate le classifiche finali per l’accesso alle proprie competizioni, ma lascia libertà alle singole Federazioni sul fatto che il primo posto comporti anche l’assegnazione del rispettivo titolo nazionale. Non si può non avere una classifica, ma si può non assegnare lo Scudetto. E le indicazioni della FIGC, al netto delle valutazioni che si faranno, sembrano andare proprio in questa direzione.

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