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Pirlo fa i conti con la prima sconfitta e con i problemi della sua Juve. Morata abbandonato a se stesso

Pirlo fa i conti con la prima sconfitta e con i problemi della sua Juve. Morata abbandonato a se stessoTUTTO mercato WEB
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giovedì 29 ottobre 2020, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

In un Allianz Stadium freddo, per le basse temperature e per l’assenza del calore del pubblico che in un match di questa caratura manca una volta di più, la Juventus si inchina al Barcellona nella prima grande sfida europea da allenatore per Andrea Pirlo. Per il tecnico bresciano arriva così la prima sconfitta da allenatore della carriera al cospetto dei catalani allenati da Ronald Koeman. Bastano una conclusione dal limite dell’area di Ousmane Dembélé, che con l’ausilio di una deviazione decisiva di Chiesa, dopo meno di un quarto d’ora, toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali non lasciando scampo a un incolpevole Szczesny. Che non può nulla neanche quando Leo Messi lo trafigge dal dischetto nel finale dopo un intervento sciagurato di Bernardeschi su Ansu Fati. Partecipa alla serata da dimenticare anche Demiral che, ingenuamente, si fa espellere accorciando ancor di più un reparto già in difficoltà numeriche.

BARCELLONA SUPERIORE - L’avvicinamento alla gara, va detto, non è stato dei più semplici per via della situazione muscolare legata a Leonardo Bonucci che ha tenuto mi apprensione lo staff bianconero sino a ridosso della gara. Test decisivo nel corso del riscaldamento pre partita tanto da coinvolgere anche Frabotta negli esercizi di preparazione a pochi minuti dall’ingresso sul terreno di gioco. Il 19 bianconero va in campo con la fascia da capitano stringendo i denti ma in condizioni evidentemente precarie. Provano a sorreggerlo i compagni che però faticano a dargli la giusta copertura rischiando a volte di metterlo particolarmente in difficoltà. Il Barcellona sovrasta, in occasioni da gol, gioco, intensità, convinzione e personalità, per larghi tratti i bianconeri che provano, con qualche folata estemporanea ad uscire fuori: qui gli uomini di Pirlo sbattono anche contro la sfortuna. Per pochi centimetri in fuorigioco infatti vengono giustamente annullate tre reti realizzate da Alvaro Morata che, sommate alle due fra Crotone e Verona, diventano cinque in undici giorni.

POCO SUPPORTO A MORATA - Tolto Cuadrado, autore di tre assist nelle tre reti annullate allo spagnolo, il resto della squadra ha fatto enorme difficoltà a imbeccare il centravanti spagnolo con palloni puliti e con il giusto tempismo. Serata particolarmente negativa per Kulusevski, al battesimo contro un top club come il Barcellona, così come per Chiesa spesso troppo impreciso e che non ha mai realmente dato l’impressione di poter mettere in difficoltà la retroguardia blaugrana. Ai due, a cui Pirlo ha concesso qualche attenuante dettata dall’inesperienza, si è aggiunto un opaco Dybala: spesso nascosto, mai pericoloso. Doveva essere la sua serata, per status più di quella degli altri, ma non lo è stata. Quasi totalmente nulla l’incisività delle mezze punte che, in una serata come questa, avrebbero dovuto rappresentare un valore aggiunto grazie alle loro doti tecniche ma che invece si sono rivelate passive e mai capaci di fare la differenza. Andando a sbattere sul muro catalano e conoscendo, assieme a tutta la squadra, per la prima volta stagionale, il sapore della sconfitta.

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