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Polverosi: "Kean grandissimo attaccante. Superiore al primo Balotelli"

Polverosi: "Kean grandissimo attaccante. Superiore al primo Balotelli"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 25 marzo 2019, 22:59Serie A
di RMCSport Redazione

Alberto Polverosi, storica firma de Il Corriere dello Sport, a MC Sport Live Show: "Ronaldo era tanto che mancava dalla Nazionale e non è certo andata come sperava".

L'Italia di Mancini torna in campo domani. Come vedi la Nazionale?
"La cosa che mi è piaciuta di più è ovviamente Kean che alla prima da titolare ha trovato anche il gol. Tutte le volte che entrava in azione dimostrava di essere dotato di un talento particolare. Ora tocca a lui capire cosa vuole da sé stesso, mi sembra molto motivato e il fatto che sia alla Juventus è una garanzia. L'unica cosa che non mi torna di Kean è questo continuo accostamento con Balotelli. Per me Kean è superiore anche al primo Balotelli e non mi torna il fatto che si voglia accostare il rischio di perdersi per Kean com'è stato per Balotelli. Comincio però a credere che la Nazionale di Mancini abbia trovato il centravanti che serve perché Kean è un grandissimo attaccante".

Ha bruciato le tappe ed è salito tanto anche nelle gerarchie?
"Sì e ora tocca a lui. Questo è il momento decisivo della sua carriera perché in un mese si è ritrovato in prima pagina quasi quanto Cristiano Ronaldo. Ma il portoghese sa come starci mentre per Kean è arrivato tutto insieme. Deve saper gestire tutto quello che gli sta accadendo intorno. Se domani Kean dovesse giocare con Quagliarella dovrà sfruttare l'occasione per capire cosa significa davvero la professionalità".

Cosa pensi del centrocampo dell'Italia e delle opzioni a disposizione di Mancini?
"Molto dipende da Zaniolo. Io oggi non so quale sia il suo ruolo preciso perché a quell'età chiuderli nei confini di un ruolo forse è anche sbagliato. Se Zaniolo diventa un interno di centrocampo forte, come è possibile, allora Mancini ha già una grandissima alternativa. Zaniolo è un giocatore di livello. Pellegrini è comunque un giocatore interessante. Non credo che la coperta del centrocampo sia corta. Dobbiamo anche aspettare l'arrivo di Tonali e sperare che Barella continui a migliorare come sta facendo. In mezzo l'Italia c'è tenendo presente che l'età media dell'Italia non è delle più alte. Con questa Nazionale ci vuole calma e non va caricata con troppe pressioni. L'Europeo è un ossessione adesso perché l'Italia non può rimanere fuori anche da quello, ma ci vuole calma. Se si mantiene così fra tre anni l'Italia potrà tornare protagonista".

Cosa pensi di Barella, capace di imporsi già con il Cagliari e con la Nazionale?
"Mi sembra un giocatore degli anni '70 e gli faccio un gran complimento perché quella generazione è poi arrivata a vincere il Mondiale del 1982. Condivido il pensiero di Antognoni che rivede in Barella Tardelli. Ha una personalità incredibile. Lui è oltre il Cagliari come Chiesa è oltre la Fiorentina. Sono giocatori destinati a un altro tipo di carriera. Barella ha tutto ed è un giocatore totale. Ora deve fare un altro salto in avanti perché non lo abbiamo mai visto in una partita difficile con una maglia ancora più pesante. Io penso che sia un giocatore internazionale come Chiesa, Zaniolo e Spinazzola".

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