Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Questione stadi: la lettera aperta dei Presidenti CONI, FIGC e Lega Serie A al Governo

Questione stadi: la lettera aperta dei Presidenti CONI, FIGC e Lega Serie A al GovernoTUTTO mercato WEB
sabato 19 dicembre 2020, 11:15Serie A
di Claudia Marrone
fonte dal nostro inviato, Antonio Vitiello

Questa mattina i Presidenti di CONI, FIGC e Lega Serie A hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai Ministri Roberto Gualtieri (Ministro dell'economia e delle finanze), Vincezo Spadafora (Ministro per le politiche giovanili e lo sport) e Dario Franceschini (Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo) nella quale si evidenzia il difficile momento che sta vivendo il calcio italiano e lo stato di arretratezza delle infrastrutture sportive del nostro Paese rispetto al contesto europeo.
La comunicazione al Presidente Conte è stata accompagnata dal Rapporto Monitor Deloitte (in allegato) che propone le azioni ritenute fondamentali per avviare le necessarie opere di rinnovamento degli stadi in Italia, senza che vi sia alcuna richiesta di fondi per questi interventi, che invece servono proprio per ridurre le barriere agli investimenti privati.

In particolare, si ritiene necessario attivare tempestivamente un confronto con il Governo per:

ridurre il numero di autorità competenti coinvolte nel processo autorizzativo, attualmente 6, allineandoci alle best practice di mercato (e.g. Germania, dove vengono coinvolte 1/2 autorità a seconda dei casi);
comprimere il numero di fasi previste dall’ iter autorizzativo, attualmente 7, avvicinandoci alle best practice europee (e.g. Germania, 2 fasi) o alla media europea (5 fasi);
rimuovere i vincoli legislativi relativi alla destinazione d’uso delle strutture, in particolare per quanto riguarda il divieto ex-ante di prevedere opere residenziali (limite presente esclusivamente in Italia).

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile