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Ranieri: "Roma cambiata per il bilancio. Di Francesco? Serve tempo"

Ranieri: "Roma cambiata per il bilancio. Di Francesco? Serve tempo"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 24 settembre 2018, 11:192018
di Pietro Lazzerini

Claudio Ranieri storico allenatore italiano, ha parlato a Radio Anch'Io Sport su Radio Rai Uno: "La crisi della Roma? Di Francesco è uno dei migliori giovani tecnici italiani e spero che non sia arrivato al capolinea. E' stata cambiata la squadra, per ragioni di bilancio sono stati venduti tre giocatori che erano la spina dorsale della squadra. L'allenatore deve stimolare tutti e sta cercando di far reagire i giocatori. Spero che possa continuare a lavorare con la Roma. Quando un allenatore firma un contratto sa qual è la filosofia della squadra. Sapeva che per ragioni di bilancio avrebbe perso dei giocatori importanti. Conosceva la situazione. Non si aspettava che il rendimento fosse così basso da parte di chi è rimasto. Ha bisogno di una scintilla. Guardiamo la Fiorentina, ha cambiato tanto ma sta facendo cose straordinarie. E' vero che Firenze non è Roma, perché i tifosi viola coccolano i giocatori mentre a Roma non è così. Accetterei una chiamata dalla Roma? Nella mia mente c'è la voglia di andare in un progetto forte e serio dove si possa far bene. Roma è nel mio cuore ma mi auguro da tifoso che Di Francesco possa continuare e far bene perché le sue idee sono valide. Che consiglio darei a Di Francesco? Soltanto il lavoro e la consapevolezza delle proprie idee senza ascoltare chi non è dentro al club è l'unico modo per riportare la squadra sui binari. Deve lavorare molto sulla testa dei propri calciatori, ma è quello che sta già facendo. Il mercato? La Roma ha fatto quello che doveva fare, perché era condizionata dal fair play finanziario. Bisogna dare tempo al tecnico, alla società e ai calciatori di far quadrare il cerchio. Ai tifosi dico di stare vicino alla squadra perché i giocatori sono intimoriti e hanno bisogno dell'affetto da parte dei propri sostenitori. Il livello del campionato di Serie A? Io credo che sia buono.

Piano piano le squadre che stavano sotto stanno colmando il gap. La Juventus però è una società immensa che vuole vincere la Champions. E' il nostro faro in Europa. Hanno lo stadio di proprietà mentre gli altri sono alle prese con la burocrazia, e questo conta. L'importante per le nostre squadre è fare bene in Europa perché solo così si può capire il livello del nostro calcio. La Nazionale? Ogni allenatore ha le sue idee e cerca di portarle avanti facendo debuttare chi se lo merita. La Nations League è molto importante, non possiamo scendere di livello. Totti? Non so se si è fermato per volere suo o degli altri, ma resta il passato. Non possiamo vivere di ricordi, dobbiamo guardare avanti. Sarri può vincere la Premier? Non mi ha sorpreso perché la squadra è buona e ho visto i suoi allenamenti dal vivo con tutto l'ambiente che lo seguono felici. Non so se potrà vincere, sicuramente potrà lottare fino all'ultima giornata. I giovani della Roma? Ce ne sono tanti che sono buoni anche se non so se tutti siano o meno da Roma. I giovani dovrebbero essere più sbarazzini proprio per la loro età, devono dimostrare il proprio valore ora che ce n'è bisogno. L'assenza del presidente pesa? Non credo in queste cose. Abramovich non c'è da una vita ma il Chelsea ha vinto tutto. Quando le cose funzionano non c'è bisogno della presenza fisica del presidente. Il mio futuro? La voglia è tanta, sono pronto per ripartire da un progetto serio e interessante. Italia o estero? Diciamo 50 e 50".