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Ag. Calaiò: "Felici per noi, ma soprattutto per il Parma"

Ag. Calaiò: "Felici per noi, ma soprattutto per il Parma"TUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
sabato 11 agosto 2018, 08:212018
di Ivan Cardia
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Umberto Calaiò, procuratore, ai microfoni di RMC Sport nel corso di A tuttomercato
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Dopo tanta amarezza, Emanuele Calaiò potrà tornare in campo a inizio 2019. Si chiude così, salvo sorprese, il caso Parma. Ne ha parlato a RMC Sport Umberto Calaiò, fratello e agente dell'attaccante del Parma: "C'è poco da raccontare, se non ci passi non puoi rendertene conto. Abbiamo visto in tutti questi anni tante brutte storie che col calcio hanno poco a che fare. Sapete che io e la nostra famiglia siamo stati in silenzio, abbiamo vissuto così questo grande dispiacere che era relativo al danno che si poteva procurare al Parma. Abbiamo pensato a questo, a difendersi da quello che era un cazzeggio. Costato caro. Io dico che le sentenze si accettano, non si commentano".

È un punto o un punto e virgola?
"Non lo so, è ancora troppo presto: aspettiamo il dispositivo e leggeremo tutte le carte. Si farà una riflessione: ora è un momento in cui abbiamo, come ho detto prima, scampato un pericolo. Siamo felici per noi, ma soprattutto per la società, che non aveva nessuna colpa. Per il momento siamo contenti così, non c'è ombra di dubbio, per tutta una vicenda che sembrava anche un cazzeggio. Abbiamo visto che di settimana in settimana è montata, abbiamo vissuto momenti molto tristi dopo la felicità per la vittoria del campionato".

Un'estate pazza per B e C.
"Non è solo questa estate. Se ricordate in passato avevano già bloccato i ripescaggi. Quella della Lega di B è un po' una forzatura, però parliamo di un calcio che non è più sostenibile: c'è un divario enorme tra le varie categorie. Il sistema va riformato ma non è possibile farlo in una sola stagione, con una programmazione a medio-lunga scadenza, cercando di far coinvolgere tutte le anime del calcio".

Lei è protagonista dell'avventura dell'Equipe Sicilia. Come procede?
"Facciamo preparazione pre-campionato per i senza contratto. Va avanti da due punti di vista: è un progetto che è sempre più pieno e quindi vuol dire che il lavoro è valido. Però se è pieno è un salasso per tutti i calciatori. Questo rientra nell'argomento di prima: serve un progetto comune per rifondare il sistema calcio, credo sia l'unica strada".