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Bergomi: "Icardi-Juve? No, deve essere un simbolo dell'Inter"

Bergomi: "Icardi-Juve? No, deve essere un simbolo dell'Inter"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 31 maggio 2018, 20:122018
di Giacomo Iacobellis
fonte Dal nostro inviato, Alessandro Rimi

L'ex calciatore nerazzurro Giuseppe Bergomi, intervistato da RMC Sport all'evento di presentazione della partnership tra Inter e MasterCard, ha parlato così della squadra di Spalletti: "Scambio Higuain-Icardi? Non parlerei di follia. Mi risulta sempre strano però quando vedo delle bandiere cambiare squadra e andare in una rivale, come accaduto con Bonucci al Milan la scorsa estate. Icardi è un punto di riferimento per l'Inter. La vedo un'operazione difficile, perché secondo me Mauro deve diventare un leader dei nerazzurri. L'ho conosciuto, è un ragazzo che si allena bene, ha grande attaccamento alla maglia ed è un riferimento costante per tutto l'ambiente. Icardi sa quanto i tifosi gli vogliano bene".

Su de Vrij: "È un ragazzo intelligente e bravo, può giocare sia a tre che a quattro. Lo vedo bene sia con Skriniar che con Miranda, che è tornato ai suoi livelli dopo un periodo complicato. L'Inter ha tre difensori centrali di livello".

Ancora su Higuain-Icardi: "Ci penserei bene, in passato gli scambi tra Inter e Juve non sono andati molto bene. Ci può anche stare logicamente, ma io voglio credere che Icardi debba essere sempre un punto di riferimento per l'Inter. Ha inseguito così a lungo la Champions, deve rimanere per provare quest'avventura con questa maglia".

Sul miglior sacrificabile sul mercato: "Non ce n'è uno sacrificabile in questo momento. Brozovic è cresciuto tantissimo, Vecino è appena arrivato ed è importante in mezzo al campo, Gagliardini è giovane e ci devi credere. Nemmeno Perisic può essere sacrificato. Dovrà essere brava la società, perché se vuoi crescere e diventare una big questi giocatori devono rimanere".

Sull'Inter in Champions: "Partendo dalla quarta fascia puoi rischiare un girone molto difficile. Ma noi italiani quest'anno dobbiamo convincerci di essere all'altezza degli altri. Roma e Juve hanno dimostrato che non siamo inferiori. Anche in Europa League abbiamo fatto delle buone partite a livello italiano. Non dobbiamo sentirci da meno, non dobbiamo sfigurare, ma pensare solo a fare bene".