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Cairo: "VAR? Senza esagerare, ma si usi per aiutare arbitri"

Cairo: "VAR? Senza esagerare, ma si usi per aiutare arbitri"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 11 ottobre 2018, 23:182018
di Ivan Cardia
fonte Dal nostro inviato, Lorenzo Marucci

Protagonista in occasione dell'apertura del Festival dello Sport di Trento, il presidente del Torino Urbano Cairo è tornato sul tema del VAR: "Io credo che sia importante venire qui con animo propositivo, per esempio sul VAR credo che si debba cercare di avere uno strumento che consenta agli arbitri di sbagliare di meno. L'errore ci sta e ridurlo il più possibile vicino a zero sarebbe importante".

Ha proposto la possibilità per gli allenatori di chiamare in causa la tecnologia.
"Quella è stata una mia proposta, però magari può anche essere prematura. Abbiamo iniziato usandolo in maniera molto estesa, poi coi Mondiali ne è stato limitato l'uso. Ora forse sarebbe troppo passare alla chiamata degli allenatori, non voglio che sia visto come un eccesso. Secondo me del VAR si deve fare un uso intelligente, la tecnologia ha già dato tanto, penso al gol-non gol. La tecnologia va usata per aiutare gli arbitri: le polemiche post-partita non sono belle né per chi subisce un torto né per gli arbitri".

È soddisfatto del Torino visto finora o vorrebbe una squadra più offensiva?
"Non voglio mettermi a fare l'allenatore. Faccio il presidente e ho un allenatore bravo che ha avuto quattro elementi importanti alla fine e quindi vanno amalgamati. Le scelte dipendono da lui, le cose vanno fatte passo dopo passo, per il VAR come per il gioco del Toro. È importante fare punti, ne abbiamo fatti e questo dà autostima a tutti. Poi magari si faranno anche i passi avanti che dice lei, però è importante che avvenga quando la squadra sarà pronta".

Burdisso ha dato l'addio al calcio.
"È una persona perbene, è stato un grande calciatore ma è anche un uomo di qualità. L'anno scorso era molto rispettato nello spogliatoio, non soltanto perché ha avuto un grande passato ma anche perché si fa apprezzare a livello umano. È stato con noi soltanto un anno ma ha lasciato un segno. Gli auguro di andare avanti nel migliore dei modi".

Ha fatto gli auguri anche a Ventura?
"Sì, l'ho sentito. Però non voglio parlare troppo di Ventura: è impegnato in un'impresa molto impegnativa e credo sia giusto che lavori come ha già iniziato a fare. Non voglio dire di più, evidentemente Ventura ce l'ho nel cuore".

Quanto è lontano il Torino dal terzo posto?
"L'anno scorso abbiamo chiuso al nono posto, che abbiamo ottenuto per tre stagioni di recente. Dal nono al terzo è un bel salto, andiamo avanti senza rischiare di farci male. Poi l'obiettivo è fare bene, ma passo dopo passo".

È la tredicesima stagione.
"Il tremendismo è andato crescendo, è una filosofia che costruisci nel tempo. Negli ultimi sei anni c'è stato uno sviluppo, ma si può fare sempre di più".