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Giaccherini: "Chievo una piccola Juve, volevo battere CR7"

Giaccherini: "Chievo una piccola Juve, volevo battere CR7"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 21 agosto 2018, 08:032018
di RMCSport Redazione

In esclusiva ai microfoni di 'Maracanà' su RMC Sport parla Emanuele Giaccherini, attaccante del Chievo e grande protagonista del primo match contro la Juventus. "La foto con Ronaldo? Sono andato a prendere la macchina nel parcheggio, mi ha visto da lontano e mi ha chiesto di fare la foto (ride, ndr). Ovviamente scherzo, sono momentii indimenticabili e ne ho approfittato. Viviamo in un'epoca in cui lui e Messi dominano il calcio, quindi ne ho approfittato per uno scatto con lui".

Nello spogliatoio avete parlato dell'ipotesi di giocare o no in una giornata da lutto nazionale?

"A Genova è stata una tragedia, ma ci siamo adeguati alle scelte da parte degli organi competenti. Lo sport viene sempre in secondo piano, noi facciamo quello che ci chiedono di fare, siamo vicini ai genoani".

Quanta rabbia c'è per il risultato con la Juve?

"Tanta rabbia, volevamo almeno un punto. Teniamo stretta la prestazione, ribaltare i bianconeri non è semplice e l'abbiamo fatto con coraggio. Questo è un Chievo giovane con voglia ed entusiasmo, è un percorso lungo con obiettivo salvezza".

Il segreto di questo Chievo?

"Siamo una piccola Juventus, con le dovute proporzioni. Tiriamo dal cilindro il massimo, i giocatori passano, ma rimane quello spirito e quella personalità di sopravvivere alla categoria".

Come hai visto la Serie A?

"Sconfitta dell'Inter inattesa, ma combatteranno fino alla fine perchè la rosa è ottima. Difficile ancora giudicare la Juve, davanti hanno un arsenale incredibile, Ronaldo gli farà fare il salto di qualità in Europa".

Come avete preparato la gara con D'Anna?

"Ci ha detto di giocarci la gara, ma soprattutto di viverla. Fase di attesa, senza concedere campo, siamo stati bravi a rimanere in partita e non farli raddoppiare. Li abbiamo aspettati bene per poi colpirli alla prima occasione".

L'addio di Marchisio?

"L'ho sentito, è stata una sorpresa per me. Può dare ancora moltissimo al calcio, credo sia stato una scelta consensuale. Non me l'aspettavo, so quanto lui tenesse alla Juve, ha avuto i suoi buoni motivi per dire addio ai bianconeri".

Ancelotti?

"Sarebbe stato bello essere allenati da lui guardando il suo palmares e la sua fama da grande allenatore. Ma sono contento qui, voglio portare il Chievo alla salvezza che sarebbe il nostro scudetto".