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Perinetti: "Piatek un'intuizione di Preziosi, grande giocatore"

Perinetti: "Piatek un'intuizione di Preziosi, grande giocatore"TUTTO mercato WEB
© foto di Chiara Biondini
venerdì 7 settembre 2018, 16:022018
di RMCSport Redazione

Il direttore generale del Genoa Giorgio Perinetti è intervenuto su RMC Sport, nel corso della trasmissione Maracanà.

Centoventicinque anni di Genoa.
Il Genoa è nato oggi e con il Genoa è nato il calcio italiano. È un orgoglio ma anche una grande responsabilità, un onore ma anche un grande senso di rispetto e dovere nei confronti dei nostri tifosi che anche nei momenti tragici sanno rappresentare al meglio il senso di appartenenza a questo club.

Piatek?
Un’intuizione personale del presidente Preziosi che da dodici anni porta avanti il Genoa in Serie A e che ogni tanto fa lo scout. È stata una sua intuizione.

Meité?
Lo avevamo seguito, era uno dei giocatori ai quali avevamo messo l’attenzione massima. Il Torino è stato bravo a prenderlo e a inserirlo nella trattativa con Barreca. Ha delle qualità importanti, farà bene.

Che tipo di attaccante è Piatek?
Ha margini di miglioramento importanti, chiunque giocatore straniero va a migliorare quando arriva in Serie A. Migliorerà sicuramente perché ha voglia di apprendere e di migliorare. È formidabile in area di rigore, è il vero centravanti di altri tempi. Trova sempre la porta in ogni punto dell’area.

I giovani italiani?
Come ha detto Mancini giocano pochi giovani italiani in Serie A. Bisogna mettersi a ragionare per trovare soluzioni. Il vero problema è che nelle Primavere italiane giocano troppi giovani stranieri. I giovani pensano già troppo all’aspetto economico, i procuratori promuovono troppo l’aspetto economico. Le squadre devono migliorare la qualità del lavoro per questi giovani, gli allenatori sperimentano troppo se stessi invece di lavorare con i giovani. Dobbiamo sostenere di più gli allenatori delle giovanili, anche dal punto di vista economico. I nostri ragazzi poi qui in Italia lavorano due ore per quattro volte a settimana, in Europa invece i ragazzi giocano quasi il doppio.

La Juventus è imbattibile?
È difficilissimo arrivare ai livelli della Juventus. I bianconeri penso puntino più sulla Champions League e per questo si possono inserire le speranze delle altre squadre per il campionato. Difficile ma non impossibile. Speriamo di poter vedere un campionato interessante e combattuto.

Il regalo che vorreste fare ai tifosi?
L’impegno e la volontà di migliorarsi sempre di più. Dobbiamo onorare il senso di appartenenza di un club glorioso e che oggi festeggia centoventicinque anni.