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Roma, De Rossi: "Una nuova sfida mi affascina, ma prima vinco qui"

Roma, De Rossi: "Una nuova sfida mi affascina, ma prima vinco qui"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 7 agosto 2018, 00:072018
di Pierpaolo Matrone

Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, direttamente dal New Jersey è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell'ultimo match di International Champions Cup contro il Real Madrid: "E' stata una tournée positiva, abbiamo aumentato la qualità sul campo. Ci siamo trovati bene, abbiamo lavorato duro come al solito. Al ritorno in Italia non vedremo l'ora di scendere in campo".

Sui nuovi: "Si stanno inserendo secondo i ritmi e i problemi che si possono trovare in una squadra nuova. Qualcuno potrebbe metterci più tempo a capire gli schemi, altri più giovani devono capire tante cose a livello tattico. I vari Cristante, Coric, Pastore sono davvero pieni di talento".

Sul mix tra giovani ed esperti: "Non credo che siano arrivati tanti giovani rispetto agli altri anni o che ne abbiamo di più rispetto alle altre. E' una squadra equilibrata la nostra, come Juventus, Napoli, Inter, Milan. L'importante è che tutti siano in forma. Devo dire che l'età conta sempre di meno nel calcio. Certo, dipende quanto giovani siano quelli che arrivano. Avranno bisogno sicuramente di un periodo di adattamento, ma non penso che siamo una squadra tanto più giovane delle altre".

Sui rumors di mercato: "Leggo pochissimo siti e giornali, ma ormai un minimo di notizie mi arriva. E' giusto che io valuti i compagni che ho accanto. E' normale che mi faccio mille domande e vedo tutto ciò che mi circonda, ma è giusto che io oggi parli di quelli che sono qui e che per ora affronteranno la stagione. Per ora abbiamo Gonalons, che l'anno scorso ha avuto qualche difficoltà all'inizio, ma poi ha finito in crescendo. E' un grandissimo giocatore, amato da tutto lo spogliatoio. Sono convinto che è un ottimo calciatore da avere accanto. Per il resto ci penserà la dirigenza a capire come migliorare questa squadra".

Sulla possibilità di lasciare la Roma: "Mi sono sentito fino a stamattina un calciatore forte e devo dimostrare di esserlo tutto l'anno. Non sono decisioni che mi piace prendere un anno prima. Monchi mi ha fatto sentire tutta la vicinanza, parlandomi a fine campionato. A livello umano ci tengono a me. Non abbiamo parlato di due o tre anni o di un futuro da dirigente, non abbiamo parlato di nulla. Ora si pensa a fare una grande stagione e vedere. Non sono alla ricerca di un anno in più di contratto, fortunatamente ho guadagnato tanto. Mi piacerebbe vincere qualcosa con questa maglia. Finché sarò forte continuerò, voglio dire basta io e non essere buttato fuori dal calcio. Non mi piace fare figuracce, se non sto più in piedi e non sono più un calciatore di un certo livello non continuerei. Mi affascinerebbe un'altra esperienza in questo Paese, l'ho sempre detto, ma non andrei mai a rubare i soldi da qualche altra parte. Se dovessi andar via lo farei soltanto per un'altra sfida".

Su Pastore: "Non entro nel merito sul dove dovrebbe giocare. I calciatori - e sono pochi - che hanno la qualità di Pastore possono giocare in tutti i ruoli perché sono intelligenti. Ogni gara ha le sue esigenze e il mister saprà cosa chiedergli. Può essere trequartista, esterno, mezzala, sta all'allenatore trovargli una collocazione. Mi preoccupano poco i giocatori così forti ed intelligenti".