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Roma, mancano i gol dalla panchina. E quando va sotto non rimonta mai

Roma, mancano i gol dalla panchina. E quando va sotto non rimonta mai TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 marzo 2021, 08:30Serie A
di Dario Marchetti

“Le grandi squadre non cambiano la loro identità in funzione del risultato” lo ha detto ieri Paulo Fonseca in conferenza. Tutto vero, ma sanno anche leggere e cambiare le partite in corsa, aspetto per ora sconosciuto o quasi al tecnico portoghese. Se come dice l’allenatore “i numeri non mentono”, allora i dati che andremo a citare devono suonare come un campanello d'allarme a Trigoria. Da inizio stagione in Serie A sono appena 2 i gol arrivati da giocatori che partivano inizialmente dalla panchina, un abisso se guardiamo a chi guida questa speciale classifica (Atalanta con 11 reti dai subentrati). Il confronto anche con le altre squadre di vertice è impari: vedi il Napoli, un punto sotto la Roma ma in grado di produrre 9 reti da chi entrava in corsa, o la Juventus con 8 marcature arrivate dalle alternative ai titolari di Pirlo. Peggio di Fonseca con i cambi hanno fatto solo i tecnici esonerati (e nemmeno tutti perché Giampaolo ha prodotto tre gol dalla panchina con le sue sostituzioni) e quelli che poi hanno rilevato il posto dei vari Di Francesco, Stroppa, Iachini e Liverani. Numeri che una volta fatti notare in conferenza stampa producono la seguente replica del tecnico della Roma: “Sono numero, ma non posso valutare così. Nel 70% delle partite in cui i giocatori sono entrati stavamo vincendo, non abbiamo fatto gol con i subentrati perché li avevamo già fatti”.

Anche qui la realtà appare distorta perché delle 24 partite giocate in campionato della Roma, in otto di queste Dzeko e compagni sono andati in svantaggio riuscendo solo una volta a ribaltare completamente il risultato vincendo la partita. Sintomo chiaro di come o la Roma indovini il canovaccio tattico dall’inizio oppure diventi complicato affidarsi a chi entra dalla panchina per cambiare il match. Un aspetto che fino a questo momento non ha consentito alla squadra giallorossa il salto di qualità tanto atteso e che, se non dovesse arrivare entro fine stagione, potrebbe costare anche la panchina al tecnico nonostante un posizionamento in Champions che farebbe scattare in automatico l’opzione per il terzo anno.

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