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Roma, Nainggolan: "Totti è sempre con noi, ho paura di perdere il Mondiale"

Roma, Nainggolan: "Totti è sempre con noi, ho paura di perdere il Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 23 ottobre 2017, 00:012017
di Alessandra Stefanelli

Alla ‘Domenica Sportiva’ in onda su Rai Due è stato ospite stasera il centrocampista della Roma Radja Nainggolan che ha analizzato la vittoria contro il Torino e altre tematiche legate alla Serie A.

Bella vittoria a Torino. “Sicuramente è un risultato positivo. Stiamo vivendo un buon momento, anche se abbiamo perso due partite. Dobbiamo andare avanti su questa strada”.

Possiamo dirlo che puntate allo Scudetto? “In questo momento sicuramente siamo lì, dobbiamo pensare a giocare partita per partita, anche se la squadra è costruita per vincere qualcosa. Merito anche alle altre che stanno facendo molto bene”.

La Lazio? “Noi abbiamo iniziato un nuovo percorso, stiamo lavorando per stare lì in alto. La Lazio sta facendo un gran campionato, sarà un derby difficile per entrambi. Speriamo sia una bella partita e di vincerla noi”.

Meno pressioni in Champions League che in campionato? “Noi cerchiamo di fare bene in tutte le competizioni. In questo momento siamo messi bene, ma sarebbe stato meglio vincere a Londra. Ci godiamo questo risultato e ce la giochiamo”.

Come mai nel Belgio non vieni convocato? “Non mi va di iniziare polemiche, sono due volte che mi lascia fuori. Ha fatto le sue scelte. Ho paura di perdere un altro Mondiale, temo di non andarci per come si stanno mettendo le cose. La squadra è forte, ha tutto per fare bene. Ma non è semplice avere una squadra di campioni, tutti vogliono avere un ruolo importante in campo”.

Cosa ruberesti a Parolo? “Sta facendo bene negli ultimi anni, si inserisce sempre quando gioca da mezzala. È tosta rincorrerlo, questa è una difficoltà”.

Con Spalletti eri il giocatore con più minuti, ti manca? “Abbiamo parlato di 11 partite, questi sono i dati di fine campionato. C’è ancora tempo. Sicuramente le parole di Spalletti fanno piacere. Io penso a quello che devo fare, ma le parole sicuramente fanno piacere. Sono un giocatore come un altro, ho le mie caratteristiche e cerco di dare il meglio di me”.

Ti trovi meglio nel gioco di Spalletti o di Di Francesco? “All’inizio a Cagliari giocavo nel ruolo dove mi fa giocare Di Francesco, lo scorso anno invece Spalletti mi ha dato un ruolo più offensivo. Sicuramente quando uno fa gol viene notato di più, ma il lavoro che faccio è lo stesso, aiuto i miei compagni in entrambe le fasi, mi sto riadattando al ruolo”.

Le maglie più vendute dopo Totti sono le tue. “Ancora oggi che Totti ha smesso penso che abbia una buona vendita di maglie… Totti è Totti, io ho sempre dato tutto in campo ed p stato pagato con l’affetto dei tifosi. Sicuramente aver conquistato questo rispetto vuol dire che qualcosa di buono ho fatto”.

Totti? “Lui è sempre vicino al gruppo, ha iniziato una nuova carriera e gli auguro il meglio. Vedere una Roma senza Totti è strano per tutti, ma lui è sempre vicino alla squadra ed è come se fosse sempre con noi. Lui è uno che scherza sempre per primo, è molto sciolto. Quando sono arrivato pensavo fosse un tipo particolare, invece ho sbagliato opinione, ti accoglie bene e ti fa stare a tuo agio. È la persona più tranquilla di tutti”.

Parli quattro lingue? “Sì sì, è l’unica cosa che ho imparato a scuola e me la tengo ben stretta”.

I tatuaggi? “Ce ne sono alcuni a cui sono legato. Sulla schiena ne ho uno dedicato a mia madre che ho perso 7 anni fa, poi ne ho altri dedicati a momenti di vita. Ho avuto un passato particolare, alcuni tatuaggi ricordano alcuni aspetti della mia vita. Sono cresciuto in un quartiere molto povero, mio padre mi ha lasciato quando avevo 5 anni. Sono cresciuto solo con mia madre e i miei fratelli, quando una persona ha poco fa anche delle cose sbagliate nella vita, poi venendo in Italia mi si è cambiata la vita. Sono felice di aver fatto questo passo, anche se all’inizio avevo voglia di tornare a casa”.