Russia -6, i talenti: Pavon, pupillo di Messi. Ma forse Caniggia è altra cosa
Qualcuno in patria lo ha definito un 'novello Caniggia'. Per altri, invece, il suo boom fa solo parte di un processo di involuzione del calcio giovanile argentino. Come a dire: se Cristian Pavon fosse nato 15/20 anni prima la Nazionale, e dunque il Mondiale, non li avrebbe neanche sfiorati. E per i sostenitori di quest'ultima tesi il neo nerazzurro Lautaro Martinez, tanto per fare un esempio, è giocatore di ben altra pasta.
Quel che è certo, in attesa del giudizio russo, è che il classe '96 è uno dei giovani argentini più 'osservati' dai top club europei.
Esterno d'attacco o seconda punta brevilinea e con ottima tecnica di base, Pavon si sta affermando come letale uomo assist per i compagni: 11 quelli in campionato in questa stagione, 6 quelli in Libertadores. Con l'aggiunta di 7 reti totali. Indipendentemente dal pensiero personale di ognuno, Pavon sarà certamente uno dei motivi di interesse della spedizione albiceleste: anche perché dalla sua c'è uno sponsor di tutto rispetto. Nelle ultime settimane, assicurano in Argentina, Leo Messi lo avrebbe addirittura consigliato caldamente al Barcellona. Ma la sua clausola da 35 milioni consiglia, non solo il Barça (su di lui ci sono anche gli occhi di Juve e Milan), enorme prudenza.