Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Sassuolo, Raspadori: "Non pensavo di giocare così tanto. Mi ispiro ad Aguero"

Sassuolo, Raspadori: "Non pensavo di giocare così tanto. Mi ispiro ad Aguero"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 17 febbraio 2021, 17:04Serie A
di Pietro Lazzerini

Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo, ha parlato al contenitore "Nero & Verde" prodotto dal sito ufficiale della società emiliana: "Essere a questo livello e a quest'età in una squadra a un livello così alto ti spinge ogni giorno a fare qualcosa in più. Devo questi risultati e al mister e alla società che hanno dimostrato di avere grande fiducia in me come persona e come giocatore e non mi sarei aspettato nemmeno io di fare così tanti minuti e partite. L'anno scorso ho avuto tante occasioni per mettermi in mostra e sono contento".

Come è andato il passaggio in prima squadra?
"Il passaggio in prima squadra è stato tosto e non tutti sono pronti a farlo. Soprattutto da un punto di vista emotivo. E' un passaggio che ti fa capire che non è un punto d'arrivo ma solo di partenza e che ti spinge a capire che ogni traguardo devi sudarlo. Il cambiamento principale è quello mentale più di quello in campo".

Lei è cresciuto insieme al club da quando è arrivato.
"Sono cresciuto insieme alla società perché quando sono arrivato eravamo in Serie B. E' emozionante l'idea di alzare ancora il livello che abbiamo raggiunto fino a questo momento".

Quali sono i giocatori a cui si ispira?
"Eto'o è stato il simbolo da seguire quando ero ragazzino. La cosa che mi ha colpito di lui è quello di essere un leader silenzioso. Il mio riferimento principale di adesso è Aguero. Mi piace quando vengo associato a lui, soprattutto per il suo stile di gioco".

Com'è il rapporto con mister De Zerbi?
"Il gioco di De Zerbi è particolare e molto bello. Avvantaggia i giocatori che hanno determinate caratteristiche. Nelle giovanili facevo la punta ma mi piace anche giocare da trequartista o esterno. Il mister è molto bravo nell'aiutare me e i compagni e non solo da un punto di vista tecnico tattico ma anche da quello motivazionale. Il suo pensiero è molto adatta per un calciatore come me e mi mette nelle condizioni di poter fare meglio. Il calcio di mister De Zerbi va capito e non basta avere delle qualità. Non è un calcio semplice. Bisogna saper alternare le fasi e cucire il gioco, oltre saper leggere i momenti della partita".

Cosa significa giocare al fianco di Caputo?
"Allenarsi con Caputo è una grandissima fortuna sia dal punto di vista calcistico che umano. Anche per come si pone in modo professionale nel corso degli allenamenti. Anche la sua concentrazione nel momento giusto della partita. L'attacco è un reparto molto forte e cerco di prendere qualcosa da tutti".

L'unione di squadra è uno dei vostri punti di forza?
"Ci aiuta molto essere insieme da tre anni. Ci dà dei vantaggi e ci aiuta a continuare a crescere. Ci aiuta anche a non sentirsi arrivati e a provare a mettere qualcosa in più".

Quali sono gli obiettivi di squadra?
"Dobbiamo lavorare ogni giorno e pensare a ogni partita con l'intento di prendere tre punti sempre. Cosa succederà, poi si vedrà".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile