Schick e Defrel cercano spazio: l'addio di Dzeko cela un'esigenza tattica
Edin Dzeko è vicinissimo a vivere la sua seconda esperienza in Premier League, stavolta con la maglia del Chelsea, che non ha avuto le certezze che cercava dalla coppia Morata-Batshuayi e si è rivolta a Monchi per il bosniaco. Ma l'addio del bosniaco, oltre a confermare l'evidente esigenza di fare cassa da parte del club di Pallotta, nasconde un bisogno di spazio da parte dei due grandi colpi estivi per l'attacco, Gregoire Defrel ma soprattutto Patrick Schick, che nelle occasioni in cui ha avuto spazio, si è dimostrato ampiamente non abbinabile al compagno bosniaco. Un totale di 65 milioni di euro che al momento aspetta in panchina, chiuso dalla superiorità di Dzeko, tecnica e nominale.
L'addio, previsto ad ore, potrebbe dunque risvegliare quel potenziale, nei primi sei mesi della stagione completamente inespresso, anche per ragioni meramente fisiche. Il francese, due volte fermato da problemi fisici di varia natura, attende il proprio turno da novembre scorso e fino ad ora ha collezionato solo 300 minuti scarsi, sempre da ala destra, ruolo in cui non giocava da anni. Arrivato come vice-Dzeko, con l'acquisto di Schick è scalato in terza posizione come punta centrale, ma anche per l'ex Samp non è andata meglio. 338 minuti in campo, tre volte da titolare, ma con scarsi risultati sia a livello personale che di squadra. Oltre che una manifesta incompatibilità con l'ex City, che il suo ex tecnico Giampaolo aveva predetto in tempi non sospetti.