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Sempre primo: Kean l'uomo del millennio. Juve, perché non puntarci?

Sempre primo: Kean l'uomo del millennio. Juve, perché non puntarci?TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 21 novembre 2018, 06:152018
di Ivan Cardia

Il primo calciatore del 2000 a esordire in Serie A. Il primo calciatore del 2000 a segnare un gol nei principali campionati europei. Il primo calciatore del 2000 a giocare in Champions League. Il primo calciatore del 2000 a vestire la maglia dell’Italia. A essere il primo, Moise Kean pare essersi abituato. Di record, il primo vero millennial del nostro calcio ne ha ancora tanti da scrivere. Con che maglia?

In estate, la Juventus ha sorpreso un po’ tutti decidendo di tenerlo alla base, nonostante le offerte non mancassero: 4 gol in 19 presenze nel massimo campionato, a nemmeno 18 anni, non sono un bottino da buttare. Scelta che può avere tante spiegazioni, dalla voglia di tenere vicino un talento ancora fragile nel carattere vista l’età, all’eventualità che il ragazzo di Vercelli potesse tornare utile.

Non è andata così, almeno per ora. Zero minuti in Serie A con la maglia della Juve in questa stagione, 12 minuti in Champions League. L’ora di Kean, in bianconero, non è ancora arrivata. Di qui, l’intenzione, che ha raccontato ieri suo fratello, e che noi abbiamo provato a spiegarvi, di andare altrove, magari all’estero. Dove per esempio l’Olympique Marsiglia di Garcia è pronta a fare ponti d’oro. O altrimenti rimanere in Italia, per continuare a prendere familiarità col nostro campionato di vertice. E se ci fosse una terza via?

Come dicevamo, Kean è rimasto a Torino un po’ perché crescesse in modo “controllato”, un po’ perché Allegri potesse utilizzarlo all’occorrenza. A sei mesi da quella decisione, non è detto che le cose siano cambiate poi tanto: Kean ha ancora 18 anni e allenarsi con Cristiano Ronaldo può ancora risultare più utile che fare esperienza altrove. In più, alla Juventus un attaccante in più che, come ha dimostrato anche ieri nel suo esordio azzurro, non ha certo paura di misurarsi coi “grandi” potrebbe tornare utile. Tanto più che col passare del tempo ci saranno sempre con maggiore frequenza gare più decisive di altre. Che la Juve non ha grossi margini per ampliare la propria rosa, e che comunque dalle parti di Vinovo qualche problema fisico c’è. A Kean, in buona sostanza, non si può chiedere ancora troppo, ma potrebbe ancora dire la sua in maglia bianconera. Perché non dargli qualche minuto in più?