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Senza benzina e senza alternative. ADL-Sarri, nuovo coup de théâtre

Senza benzina e senza alternative. ADL-Sarri, nuovo coup de théâtre
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 5 maggio 2018, 10:452018
di Marco Frattino

Come Madrid, o più di Madrid. Il leitmotiv è lo stesso del febbraio 2017, quando Aurelio De Laurentiis contestò a Maurizio Sarri - dopo il ko al Bernabeu contro il Real - il mancato impiego di alcuni elementi della rosa del Napoli messi a disposizione dell’allenatore. Quattordici mesi dopo, il presidente muove ancora la stessa critica al tecnico che ha finora conquistato 84 punti in 35 turni di Serie A, col potenziale arrivo al traguardo a quota 93 punti. Un grande lavoro senza ombra di dubbio, guardando semplicemente la classifica, a prescindere dalla forza della Juventus. Ma anche al netto delle scelte del mister ex Empoli che tanto piace al Chelsea per il post Antonio Conte, perché è vero che alcuni elementi della rosa hanno trovato poco spazio in campionato ma è altrettanto vero che il Napoli difficilmente avrebbe fatto così bene inserendo i vari Giaccherini, Maksimovic (fino a gennaio), oltre Rog e Diawara, senza dimenticare che gli infortuni di Milik e Ghoulam hanno privato Sarri di due preziosi uomini nella rotazione della rosa. Colpa del mercato di gennaio? Colpa del tecnico che ha spremuto i calciatori e li ha fatti arrivare senza fiato nella parte più importante della stagione? Questi sono soltanto alcuni quesiti che hanno, una volta tradotti sul terreno di gioco, spinto il Napoli ad abbandonare la prima posizione in graduatoria.

Il tempo del bastone e della carota. Così De Laurentiis ha mosso delle critiche, lecite vista la sua posizione ma che allo stesso tempo rischiano di far rompere il giocattolo, senza tuttavia escludere la permanenza di Sarri alla guida del suo Napoli. Perché è lui l’artefice di questo ‘miracolo’ e il patron ha chiarito di aver già parlato con lui per andare avanti insieme, senza aver ancora ricevuto una risposta definitiva. “Se alla fine vorrà rimanere per me sarà un grande piacere. Se lui volesse andare via a prescindere, significherebbe che non ha più motivazioni e dovrò prendere atto di questo”, le parole di De Laurentiis che ha specificato di non voler fare sconti o favori sulla clausola rescissoria fissata a otto milioni di euro. Allora le prossime settimane saranno determinanti per il futuro della panchina del Napoli, tra la permanenza di Sarri e possibile un colpo di scena che il presidente ha già dimostrato di saper fare.