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Shevchenko: "Tanti ex alla guida del Milan, spero tocchi anche a me"

Shevchenko: "Tanti ex alla guida del Milan, spero tocchi anche a me"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 8 maggio 2019, 16:34Serie A
di Simone Lorini

Andriy Shevchenko non lo nasconde. Dopo Brocchi, Gattuso, Leonardo, Inzaghi e Seedorf spera che tocchi anche a lui. Alla domanda di DAZN se allenerebbe il Milan, la risposta è questa: "Io ce l’ho un lavoro, sulla panchina della nazionale, anche se il Milan fa parte della mia vita, ma in questo momento sono occupato. Sicuramente un giorno mi piacerebbe allenare il Milan: sono legatissimo alla società e ai tifosi. Adesso quasi tutti i miei ex compagni fanno gli allenatori, molti hanno allenato il Milan: magari tocca anche a me una volta".

I primi allenamenti al Milan: “Sì, è vero, quella volta dopo due ore e mezza di allenamento, ero alla prima settimana al Milan, mi avvicinai a Billy Costacurta per chiedergli: quando inizia l’allenamento? Perché era tattica! Per me la tattica era una passeggiata, pensavo che dopo avremmo fatto allenamento! Per cui davvero ho chiesto a Billy se poi sarebbe incominciato l’allenamento! Billy è un grande, ha riso e poi è andato a raccontarlo a tutti”.
 
Sul primo anno con Ancelotti: “Nella mia carriera mi sono sentito in un bunker parecchie volte. Uno dei momenti più difficili è stato il terzo anno al Milan, quando è arrivato Carlo Ancelotti. Io ho avuto un po’ di problemi fisici, poi quando ero pronto a tornare, la squadra stava andando bene con un altro schema, con una punta sola. Allora io son stato fuori per tre mesi, in quel momento è importante parlare con l’allenatore: Carlo mi motivava, mi spiegava che in quel momento non c’era spazio per me, ma sarebbe arrivato il mio momento e mi sarei dovuto tenere pronto. Dovevamo giocare una partita importantissima con il Real Madrid, lui due giorni prima mi ha spiegato che avrei giocato, sottolineando quanto era importante quella partita: io mi son sentito pronto, motivato e abbiam preparato partita benissimo, ho fatto gol, ho trovato più spazio, Carlo ha cambiato schema di gioco. Siam passati alle due punte e anno dopo abbiamo vinto Champions League”.

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