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Siviglia-Lazio 2-0, agli ottavi va la più forte: decisivi Ben Yedder e Sarabia

Siviglia-Lazio 2-0, agli ottavi va la più forte: decisivi Ben Yedder e Sarabia
mercoledì 20 febbraio 2019, 19:49Serie A
di Giacomo Iacobellis
fonte Dall'inviato a Siviglia

Il Siviglia elimina la Lazio e si qualifica agli ottavi di finale di Europa League. Passa la squadra più forte, passa la squadra che ha meritato di più, passa soprattutto la squadra che è riuscita a segnare. Ai biancocelesti resta senza dubbio l'alibi degli infortuni (andata giocata senza Immobile e Milinkovic-Sivic), ma anche la consapevolezza che per espugnare il Sánchez-Pizjuán sarebbe servito molto, molto di più. Soprattutto da parte dei suoi uomini migliori.

INFIERNO BLANQUIRROJO - Avvio timido della Lazio, che per almeno dieci minuti subisce la maggiore qualità di palleggio degli avversari, caricati fin dal pre-partita da un tifo dal calore sudamericano. È infatti il Siviglia a partire meglio, lanciandosi in avanti per cercare subito di archiviare il discorso qualificazione. Già al 5', intanto, mister Machin deve sostituire Escudero, tra i migliori all'andata, per un problema muscolare: al suo posto Quincy Promes sulla fascia sinistra. La pressione dei nervionenses aumenta, anche grazie alla corsa dell'ex Spartak Mosca, ma per Strakosha non si registra alcun tipo di pericolo.

RIGORE NEGATO-GOL SUBITO - I biancocelesti prendono così fiducia e sfiorano il vantaggio con un grande inserimento al 17' di Lulic, che sfrutta un velo di Caicedo e una dormita della difesa avversaria per presentarsi a tu per tu con Vaclik. Provvidenziale l'intervento di Mercado, che forse con un pestone ferma il capitano della Lazio tra le polemiche ospiti. Rigore negato, gol subito: dopo un altro tentativo dei biancocelesti, stavolta con una punizione di poco alta di Cataldi, è infatti il Siviglia a rompere l'equilibrio del match col solito Ben Yedder. Il match winner dell'andata serve dal limite Sarabia al 20', conclusione dello spagnolo e respinta corta del portiere su cui si inserisce lo stesso numero 9 del Siviglia per l'1-0. Doccia gelata per la truppa di Inzaghi, costretta adesso a segnare due reti per conquistare gli ottavi.

PARTITA APERTA - La Lazio accusa il colpo e al 29' il Siviglia ha il pallone giusto per trovare il raddoppio: cross perfetto di Vazquez dalla sinistra, ma André Silva si coordina male e sbaglia il colpo di testa a tu per tu con Strakosha. I biancocelesti sul fronte opposto creano, inventano, palleggiano bene, ma non calciano mai in porta, se non con un tentativo abbondantemente largo di Immobile al 39' e un'incornata alta di Milinkovic-Savic al 42'. Troppo poco per far male a un Siviglia che dà comunque l'impressione di avere pochissima solidità in fase difensiva.

MIRACOLO DI VACLIK - La ripresa offre subito grandi emozioni, anche grazie ai cambi di Inzaghi. Parte meglio ancora una volta il Siviglia, che si rende pericoloso al 53' con Andé Silva: sponda in area di Roque Mesa per il destro al volo dell'ex Milan e deviazione salva-risultato di Radu a Strakosha battuto. La reazione della Lazio è importante, ma culmina con un tiro di Acerbi a cui Vaclik dice di no con un vero e proprio miracolo al 56'. Intanto, fuori anche Milinkovic-Savic, che lascia spazio al nuovo acquisto Romulo in mediana.

ESPULSO VAZQUEZ - La possibile svolta per i biancocelesti arriva al 61', quando l'ex Palermo Vazquez (fischiatissimo all'uscita dal campo) trattiene per la maglia proprio il neo-entrato Romulo e rimedia la doppia ammonizione: rosso e Lazio dunque in superiorità numerica. Inzaghi scuote i suoi, che al 62' peccano però di scarsa cattiveria davanti alla porta con Romulo e Correa che si disturbano da soli in area prima di calciare. Ancora Lazio al 68', quando Immobile cerca gloria con un pallonetto da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un passaggio di Caicedo che termina alto di un soffio.

NUOVA PARITÀ NUMERICA E COLPO DEL KO - Proprio nel momento migliore della Lazio arriva la notizia peggiore: Marusic viene espulso per rosso diretto al 70' e in campo viene ripristinata così la parità numerica: troppo alto, secondo il direttore di gara, il gomito del numero 77 biancoceleste su un avversario. Una vera e propria mazzata morale per Acerbi e compagni, che poco più tardi subiscono il colpo del definitivo ko: lo realizza Sarabia, bravo a insaccare la sfera da posizione defilata in area dopo un'invenzione di Jesus Navas al 78'. Finisce qui la partita del Sánchez-Pizjuán, finisce qui l'Europa League della Lazio. Con un po' di sfortuna e tante assenze sì, ma anche una mancanza totale di concretezza davanti a Vaclik. E troppe ingenuità a livello individuale (vedi Marusic).

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