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Szczesny: "Buffon incredibile, è una persona pazzesca. Il VAR aiuta"

Szczesny: "Buffon incredibile, è una persona pazzesca. Il VAR aiuta"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 6 febbraio 2018, 20:212018
di Andrea Losapio

Il portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, ha parlato a margine di un evento su evento e tecnologia. "Il Var è una cosa nuova molto importante per il futuro del calcio. Va migliorata, ma è una grande novità. Aiuta i giocatori, aiuta gli arbitri, è importante. Poi ci aiutano tanto i GPS che usiamo in allenamento, perché il preparatore sa chi deve lavorare di più, chi deve recuperare. Ora siamo atleti al 100% più che mai. Anni fa giocava a livello top Gascogne, grandissimo giocatore, ma atleta un po' meno (ride, ndr). In questa epoca qui si deve essere concentrati e fisicamente al massimo. Si deve giocare ogni tre giorni, correre 12 chilometri, io no per fortuna (ride, ndr), ma comunque si fa palestra. Si fatica".

Extra calcio, cosa ti conquista?
"Io ho una grande passione che è fare l'interior designer. È stata una passione mia quando ho comprato la mia prima casa 10 anni fa. Ho quattro case a Londra, quattro a Bologna e ho sempre fatto tutto da solo. Io ho tanto rispetto per il lavoro che faccio. È il lavoro più bello del mondo e poi ci pagano tanto, quindi non è male (ride, ndr). Mio padre era spesso fuori, quindi io e mio fratello eravamo sempre con la mamma, che non aveva tanti soldi, abbiamo imparato il rispetto per i soldi. Ora che ne abbiamo tanti sappiamo gestirli".

Ognuna delle tappe della tua carriera ti ha lasciato qualcosa? Facciamo un bilancio...
Io credo che l'esperienza di Londra sia stata la più improtante. Sono arrivato a 15 anni senza mamma, senza aiuto. Esperienza importante anche come uomo, perché sono diventato uomo velocemente. Esperienza importante, infatti Londra per me è casa, la mia seconda casa dopo Londra. Anche perché ho tanti amici e persone che mi sono state vicine. È stata una bella esperienza".

Cosa ti ha dato?
"Io ero un fenomeno in Polonia, il più forte della Polonia e queste cose. Poi sono arrivato all'Arsenal e ho visto 90 giocatori più forti di me. Quindi ho capito che per arrivare a un certo livello dovevo fare qualcosa in più rispetto agli altri. Ho imparato l'inglese subito e sul campo ho lavorato tantissimo perché c'erano sempre cinque, poi quattro, poi tre portieri davanti. E ho capito che ero sulla strada giusta. Poi ho saputo gestire la vita e i momenti e mi hanno portato qui. Quindi ho fatto delle scelte giuste, come non festeggiare troppo da giovane. 17, 18 anni da solo a Londra... (ride, ndr). Però ho fatto le scelte giuste".

Quante lingue parli?
"Solo tre: polacco, inglese e italiano".

Primo giorno da compagno di Buffon: che significa vedere il mito?
"Incredibile. Sono arrivato qui sapendo che lui fa l'ultimo anno o gli ultimi due. E mi sono detto che era un'esperienza che poteva succedere una volta nella vita. Mi aspettavo un grandissimo portiere, ma l'uomo che è è una cosa incredibile. Grande leader della squadra, grande amico per tutti. È una persona a cui tutti vogliono bene: lui aiuta tutti e tutti lo aiutano. È una persona pazzesca. Poi del livello del portiere non devo parlare, lo sappiamo tutti. Ed è una fantastica esperienza di vita e spero possa continuare ancora, ma un anno".

Tra l'altro in giro si capisce che sei apprezzato da tutti.
"Non tanto dai tifosi del Tottenham (ride, ndr)".