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Tebas: "Club-Stato pericolosi come la Superlega. Calendari? Voglio vedere con Qatar '22..."

Tebas: "Club-Stato pericolosi come la Superlega. Calendari? Voglio vedere con Qatar '22..."
domenica 10 ottobre 2021, 13:23Serie A
di Dimitri Conti

Tra i protagonisti della conferenza dedicata alla Liga del Festival dello Sport di Trento c'era Javier Tebas, presidente della lega. Che ha così parlato di svariati temi: "Siamo ai dettagli per l'accordo col fondo CVC. Abbiamo avuto notevoli perdite nel periodo del Coronavirus. Ci sono tre club che spiccano per quanto riguarda il voto contrario all'ingresso del fondo, tra cui il Real Madrid. Maggiore sarà la forza delle leghe nazionali, minore sarà la nascita di progetti come quelli della Superlega di cui sono promotori. Bisognerebbe dividere meglio le entrate tra le società, servono investimenti sulle strutture. Importante che compiamo questi passi per il futuro della Liga".

Tra poco ci sarà Barcellona-Real Madrid. Un giorno si giocherà all'estero?
"Ogni partita è importante, ma il Clasico lo è di più. Importante sviluppare un'immagine speciale di marca per queste partite, che vengono viste in tutto il mondo. Continuiamo ad applicare questa strategia... Non so però se potremo giocarla all'estero, mi sembra difficile. Non è quel tipo di partita, ci vogliono i tifosi delle due squadre allo stadio. Altre sì, questa non deve uscire dai due stadi cui appartiene. Mi preme poi sottolineare l'aspetto di competitività del nostro campionato, quando invece ci si concentra e siamo ossessionati su chi vinca. La nostra ossessione non è che vinca qualcuno di diverso da Barcellona o Real Madrid, bensì che si vinca il campionato con 85-90 punti e non con 100, significa maggior competitività. Ognuno intanto ha già perso almeno una partita. In Premier League spesso si hanno casi vicini ai 100 punti ma quando succede così significa che le leghe non sono molto competitive...".

Come risolvere l'intasamento dei calendari?
"Ci serve un'analisi adeguata, che consideri il calendario e le date. Parliamo di 200 giocatori, ma la verità è che il 90% dei calciatori professionisti al mondo non partecipa ai Mondiali... Sono circa 150 giocatori quelli che hanno sovraccarico di partite. Per esempio Ibrahimovic, svedese, non ha partecipato a tutti i Mondiali... Normale che abbia avuto meno sovraccarico. Ora vedremo cosa faranno le leghe europee coi giocatori che non andranno al Mondiale in Qatar. Che faremo con chi sta fermo due mesi, mi chiedo? Dobbiamo avere voce in capitolo su tornei e competizioni, soprattutto nelle selezioni, perché alla fine pagano i club. Siamo un'industria, generiamo migliaia di posti di lavoro...".

Possibile fermare le inglesi e i club-Stato?
"Sono due cose distinte, ma non possiamo cambiare la natura delle cose. La Premier League ha un volume d'affari maggiore della Liga, dobbiamo lavorare per raggiungerli. Negli ultimi tre anni abbiamo recuperato 500 milioni di euro... E il calcio non è solo soldi. La Premier è sempre stata prima per fatturati ma per 6-7 anni non arrivavano in fondo alla Champions. Noi e i giornalisti siamo tutti molto ansiosi! Anno dopo anno le stesse domande: vedremo. Dei club-Stato ho parlato tante volte, un elemento pericolosissimo per il calcio europeo. Il PSG ha un monte salari che supera le entrate, e nessuno crede che abbiano entrate commerciali superiori al Manchester United! Chi gira il mondo, lo sa. Il Newcastle ora è passato in mano saudita, anche in Spagna abbiamo avuto un caso del genere e siamo dovuti intervenire pagando per evitare la fuoriuscita: è un pericolo uguale alla Superlega".

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