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TMW - Cordolcini su Ajax-Roma: "Olandesi migliorati rispetto all'Atalanta, ma senza piano B"

TMW -  Cordolcini su Ajax-Roma: "Olandesi migliorati rispetto all'Atalanta, ma senza piano B"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 7 aprile 2021, 08:30Serie A
di Dario Marchetti

Alec Cordolcini, giornalista del Guerin Sportivo ed esperto di calcio olandese, a un giorno dalla sfida tra Roma e Ajax presenta la partita che vale l'andata dei quarti di finale dell'Europa League. Di seguito le sue parole a TMW

Che Ajax deve aspettarsi la Roma rispetto a quello che eliminò la Juventus in Champions?
“Quello dell’Ajax è un nuovo corso, ma una delle tipicità del club è che la squadra è diversa, ma la filosofia è la stessa. Ovviamente tutte le tessere del puzzle devono essere messe al posto gusto e non è semplice quando ogni anno due o tre pezzi pregiati vengono ceduti”.

Ci sono tanti giovani di livello come Neres e Gravenberch, hanno già il carattere per trascinare l’Ajax in semifinale?
“A livello di carisma sì, ma non mi fermerei molto su Gravenberch. Al di la delle qualità indubbie che ha, Tadic lo ha paragonato a Rijkaard. La personalità a questo Ajax la danno giocatori come Tadic, Blind che ha già chiuso la stagione per infortunio. Lo stesso Klaassen, sono questi giocatori con grandi esperienze all’estero a dare carattere. Sono tornati ad Amsterdam non solo per fare da chioccia, ma per sentirsi parte di un progetto. Antony ad esempio è arrivato quest’anno e si è ambientato subito bene proprio grazie a questi calciatori”.

C’è una favorita tra Roma e Ajax?
“A me sembra piuttosto alla pari come sfida. Nella stagione si sono viste due tipi di Roma. In Europa ha fatto un percorso quasi perfetto, ha sempre giocato le sue partite con ottimi risultato. Non ha mostrato un percorso altalenante come in Serie A. L’Ajax invece da metà stagione ha trovato continuità a differenza dello scorso anno dove invece ha faticato di più. Sicuramente l’Ajax dal punto di vista ambientale avrà qualcosa in più sotto il profilo della fiducia e rispetto agli altri anni ha già praticamente vinto l’Eredivise, mentre la Roma deve ancora lottare per entrare tra i primi quattro posti”.

Decisivi saranno i due tecnici allora?
“Sì, entrambi sono i principali artefici del camino fatto finora in Europa. Può deciderla il calciatore con una giocata, ma anche l’allenatore con la gestione della partita e dei momenti di difficoltà delle due squadre”.

La Roma può reggere l’intensità dell’Ajax?
“Per l’Ajax è sia un pregio che un difetto. Loro conoscono solo un modo di giocare, a prescindere dall’avversario. L’intensità che mettono nel corso di una partita è la stessa se di fronte hanno lo Young Boys o l’ultima in campionato. Questo può essere anche un limite perché è difficile che abbia un piano B se quello A non funzioni. La squadra comunque è migliorata molto dallo scontro con l’Atalanta”.

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