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TMW - Emanuelson: "Ibra mi ha stupito. La sua cessione nel 2012 fu per noi una sorpresa"

TMW - Emanuelson: "Ibra mi ha stupito. La sua cessione nel 2012 fu per noi una sorpresa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 11 novembre 2020, 20:53Serie A
di Gaetano Mocciaro

Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb nel corso di una lunga intervista, Urby Emanuelson ci racconta il suo periodo al Milan, coinciso con l'ultimo scudetto e l'inizio della decadenza, con l'addio delle bandiere e nella stessa sessione di mercato di Thiago Silva e Ibrahimovic:

Nel tuo caso chi ti ha dato consigli per crescere professionalmente?
"All'Ajax c'erano Sneijder, De Jong, Heintinga che hanno fatto tutta la trafila come me e una volta che sono approdato in squadra mi hanno dato una mano. Al Milan c'erano Seedorf e Ibrahimovic che mi hanno aiutato tanto e non solo sul campo, ma anche a conoscere la cultura dell'Italia. Direi che per me sono stati fondamentali".

Hai giocato in quattro squadre in Serie A ma il tuo nome è legato a quello del Milan
"Ho vissuto anni bellissimi, giocavo con delle leggende. Sono felice di aver vestito la maglia rossonera e penso di aver fatto bene. Seguo tutt'ora la squadra e sono contento di questo inizio stagione, speriamo possano vincere lo scudetto".

Credi sia davvero possibile?
"Io penso che abbiano una possibilità, stanno facendo bene mentre le altre squadre le vedo in difficoltà. Il Covid inoltre sta rendendo tutto imprevedibile, quindi è difficile sbilanciarsi ma ora la squadra sta bene e se i giocatori non si infortunano penso che il Milan abbia davvero la possibilità di farcela".

Oggi come allora, la stella è Zlatan Ibrahimovic
"Sapevo che era pazzesco, anche fisicamente. Ma chi poteva aspettarsi che fosse così decisivo anche a 39 anni? Per me è davvero incredibile. Sono contento per lui e ovviamente anche per il Milan".

L'addio di Ibrahimovic nel 2012 l'hai vissuto da dentro. Fu il segnale definitivo al Milan della fine di un'era e l'inizio di una inesorabile decadenza
"Mi accorgevo che erano tempi difficili, si respirava questo clima anche a Milanello. Quando furono ceduti Thiago Silva e Ibrahimovic fu davvero un colpo durissimo, per noi e per tifosi. Fu una sorpresa, anche se fino a un certo punto. Nel senso che sapevo che il Milan voleva rinnovare e tanti big stavano andando via. Ma non mi potevo immaginare che proprio in quell'estate, quando già in tanti avevano lasciato (Nesta, Inzaghi, Gattuso, Zambrotta, Van Bommel) venissero ceduti i due giocatori più forti. Erano fondamentali per noi".

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