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TMW - Gavillucci: "Nicchi? Basta con l'uomo solo al comando. Si rimetta l'Aia al centro di tutto"

TMW - Gavillucci: "Nicchi? Basta con l'uomo solo al comando. Si rimetta l'Aia al centro di tutto"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 8 settembre 2020, 14:08Serie A
di Lorenzo Marucci

Claudio Gavillucci ex arbitro di serie A, nella lunga intervista a TMW ha parlato della attuale complicata stuazione del mondo arbitrale in Italia: "Da dodici anni c'e ormai un uomo solo al comando, Nicchi. E' una situazione anacronistica, da nessuna parte si vive qualcosa del genere. C'è stato un fallimento tecnico perchè non avremo nessun rappresentate dell'Aia ai mondiali. L'unico papabile potrebbe essere Orsato ma forse per limiti di età non ce la farà. Non c'è stato ricambio a livello tecnico e politico. Nicchi si ricandiderà per la quarta volta. E il giudizio globale sulla governance non può essere positivo anche se qualcosa di positivo è stato fatto. Ora c'è bisogno di novità e di persone che possano rappresentare il futuro. Nicchi ormai è alla soglia dei settant'anni...".

Chi serve a capo dell'Aia?
"C'è bisogno di persone che rimettano al centro l'Associazione con un insieme di idee e spirito associativo. Non ci può essere un uomo solo al comando. Occorrono persone che aggreghino, serve una figura particolare, che abbia doti umane e manageriali, in grado traghettare l'Associazione nel terzo millennio. A livello organizzativo c'è la necessità di fare un passo nel futuro".

E la riunificazione della CAN A e B?
"Nicchi ha dovuto fare un passo indietro. Era stato lui a volere questa divisione che ha portato risultati disastrosi. In senso assoluto l'unificazione è da fare. Ed è stata anche il primo punto programmatico di un precedente candidato presidente. Ma questa unificazione è stata voluta da Nicchi in fretta e furia per due motivi: tecnico, per recuperare cioè il disastro tecnico, e politico in modo da togliere all'eventuale candidato oppositore di inserirla nel suo futuro programma. Ad aprile l'Aia aveva definito i numeri degli arbitri per la Serie A e B e questo significava che non c'era nei pensieri l'idea della riunificazione. Oggi ci sono 48 arbitri per la Serie A e B. Ciò vuol dire che un arbitro ora dirige al massimo 12-13 gare in una stagione e questo è un bel freno per trovare la forma e la continuità. Arbitrare ogni due-tre settimane non aiuta. Dunque, la riunificazione è giusta ma deve esser fatta con programmi e numeri adeguati".

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