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TMW - I racconti dei protagonisti: "Il Benevento e l'idea di Faggiano”. Così Bruno Alves al Parma

TMW - I racconti dei protagonisti: "Il Benevento e l'idea di Faggiano”. Così Bruno Alves al ParmaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 1 aprile 2020, 14:30Serie A
di Alessio Alaimo

Un’esperienza positiva a Cagliari nel 2016 grazie all’intuizione di Stefano Capozucca. Poi l’addio, destinazione Rangers Glasgow. Bruno Alves però l’Italia non l’ha mai dimenticata. Così nel 2018 il difensore, oggi capitano del Parma, decide che è tempo di ritornare in Serie A. “Già dall’inverno 2018 con Oscar Damiani provammo a proporre Bruno Alves perché il nostro partner Antonio Cardozo ci fece presente che dopo l’esperienza a Cagliari il calciatore avrebbe voluto il ritorno in Italia”, dice per I racconti dei protagonisti di TuttoMercatoWeb l’agente Crescenzo Cecere.

Voglia di Italia. Ma una carta d’identità che lo condannava alla reticenza di qualcuno. “Parlammo - continua Cecere - con diversi club, ma tanti ci dissero che a trentasei anni non sarebbe stato opportuno prendere Bruno. C’era il Benevento, ma il ragazzo avendo la famiglia e i bambini piccoli decise di rimanere a Glasgow. Un giorno in estate venne a trovarci in ufficio il direttore sportivo, Daniele Faggiano, che avrebbe voluto un altro nostro giocatore. Per via dell’ingaggio non se ne fece nulla. Ma gli lanciai il nome: ‘prendi Bruno Alves’. Mi rispose che era interessato. In quel momento però il Parma era in una situazione particolare, era stato promosso in Serie A ma vi erano delle incertezze. Parlai con Cardozo, gli spiegai la situazione e facemmo una trattativa lampo. Il nodo più importante però era il contratto con il Glasgow a cui era legato per altri due anni. Arrivammo ad una soluzione positiva i primi di luglio, il ragazzo spinse molto per andare al Parma con un solo anno di contratto”. Un avventura che ha fatto scattare subito la scintilla. “Ricordo - prosegue l’agente - l’incredulità di qualcuno, perché tesserare un giocatore di trentasei anni con un ingaggio importante poteva essere una scommessa. Una scommessa che il direttore Faggiano ha vinto perché Bruno Alves ha avuto subito un grande impatto”. Un impatto premiato da due rinnovi. Uno l’anno scorso e un altro quest’anno. “Abbiamo rinnovato a gennaio con soddisfazione”. E la storia può continuare, ancora a lungo. Bruno Alves ha entusiasmo e voglia di un ragazzino e le qualità sono note a tutti. E a volte da un’idea lanciata per caso, possono nascere gli affari più belli.

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