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TMW - Lazio, Lotito: "Solo io potevo rifiutare 160 mln di euro per Milinkovic"

TMW - Lazio, Lotito: "Solo io potevo rifiutare 160 mln di euro per Milinkovic"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 9 gennaio 2019, 13:39Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato, Riccardo Caponetti

"Io rispondo dei miei comportamenti, della società che governo, e come ha detto il Ministro Salvini la responsabilità è personale. E se io sono qui è proprio per evitare che succedano comportanti fuori dalle regole. Noi cerchiamo di adottare sempre comportamenti consoni con i principali aspetti della società civile. Per me i tifosi sono quelli che partecipano in modo appassionato alla propria squadra del cuore, ma nel rispetto delle regole". Parole e pensieri di Claudio Lotito, presidente della Lazio che ha parlato a Roma a margine dell'incontro con gli studenti del 'Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode in Via di S. Sebastianello 3'.

Anche sul Fair Play Finanziario vanno riviste le regole.
"Le regole ci sono, anche qui vanno giudicati i comportamenti. Io non entro nella polemica perché ricopro un ruolo istituzionale, ma tutti devono partire alla pari e poi il più bravo vince".

Lei vuole arrivare al quarto posto?
"Gli obiettivi non dipendono dalla volontà del singolo, non si raggiungono solo con immissione di denaro, ma con organizzazione e progetto. Non fosse così, non avremmo vinto la Supercoppa sia contro la Juventus che contro l'Inter del Triplete".

Però in 15 anni solo una volta ha raggiunto la Champions League.
"Io ho ereditato una società che aveva 550 milioni di debiti e oggi è la prima in Italia dal punto di vista della gestione contabile. Abbiamo una prospettiva di crescita esponenziale e geometrica, ma noi abbiamo i nostri tempi che sono legati agli investimenti e alle potenzialità economiche della società. Le nuove norme non permettono una spesa maggiore rispetto al fatturato, non è una questione di immissione di denaro".

Lei vuole arrivare tra le prime quattro?
"Io penso che l'interesse del sottoscritto sia quella di costruire una squadra più forte, non più debole. Se l'avessi pensata diversamente, Milinkovic-Savic sarebbe andato via dopo l'offerta da 160 milioni di euro. Nessun presidente a livello Mondiale avrebbe fatto quello che ha fatto io. Zappacosta? Questo è un tema che riguarda il direttore sportivo".

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