TMW - Lecce, Liverani: "Ripartiamo dalle certezze, Yilmaz un'occasione"
In casa Lecce ha parlato in mattinata Fabio Liverani, prima della partenza della squadra giallorossa per il ritiro di Santa Cristina. Queste le sue parole in conferenza stampa: "C'è grande entusiasmo, c'è passione da parte della città nei confronti della squadra. E sono felice che tutti vogliano partecipare per la nuova avventura in Serie A: sarà in salita, ma dopo sette anni di astinenza sarà bellissima. Non dovremo perdere l'umiltà. quella che ci ha contraddistinto anche in Serie B. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario per essere qui a giocarcela con la Juventus e le altre grandi squadre italiane".
Si parte per il ritiro.
"È come quando nasce un bambino, tutto inizia da qui, dal lavoro che faremo in ritiro. Dovremo essere bravi a creare l'alchimia giusta, bisogna fare gruppo e andare oltre la tattica. È stato fondamentale nelle recenti annate e lo sarà ancor di più in A per colmare il gap".
Giudizio sul mercato?
"Lavoro insieme con la società per individuare i rinforzi giusti. Quello che conta è raggiungere gli obiettivi, è chiaro che non è semplice avere tutti all'inizio della preparazione. Il presidente Sticchi Damiani ha detto che mancano ancora pedine per completare la rosa, lo sappiamo e ci stiamo lavorando. Mancano tre-quattro volti nuovi, ma siamo a buon punto".
Yilmaz e Lapadula.
"Faccio fatica a parlare di calciatori non nostri, Burak non lo è. Resta una grande occasione, se arriverà sarà ben accetto. Non possiamo, però, avere solo un'idea: se non dovesse andare in porto, ci sono alternative. Lapadula può giocare ovunque in attacco".
Si riparte dal 4-3-1-2?
"Partiamo dalla nostra certezza, poi adotteremo sicuramente degli adeguamenti in base ai calciatori che avremo a disposizione".
Un messaggio per Mihajlovic.
"Per me è un tasto dolente, non mi piace esporre in pubblico i pensieri personali. Oltre che un compagno, Sinisa è un amico e sono in difficoltà a parlare di queste cose. Conosco l'uomo, vincerà lui e lo farà anche per i suoi figli. Gli auguro il meglio".
Quali sono i traguardi? E la sua crescita personale?
"Mi sento molto cresciuto negli ultimi anni, a Lecce ho raccolto esperienza. Sono allenatore da sei anni, sono pronto. La sfida più difficile è sempre quella che viene dopo, nelle ultime due stagioni abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Difendiamo questo entusiasmo, perché in A possiamo prendere scoppole e dobbiamo evitarlo. L'obiettivo sarà quello di restare quanto più attaccanti al gruppo delle quattro-cinque squadre che puntano alla salvezza".
Nel gruppo anche qualche reduce dalla C.
"Mettono in pratica le mie idee, sono i calciatori gli artefici della mia filosofia calcistica. Se non ci sono gli stimoli non arriva nulla. Io devo sempre tirare fuori il massimo da loro, si è instaurato un grande rapporto in questo gruppo di lavoro".