TMW RADIO - Anastasi: "Italia poca cosa, ma non è colpa di Ventura"
"Visti i valori in campo, la partita contro Israele è stata anche peggiore di quella contro la Spagna". Pietro Anastasi, ex attaccante della Juventus, ha commentato a TMW Radio i risultati e le prestazioni recenti dell'Italia di Ventura: "Si parlava di questa nazionale che ha perso in maniera meritata contro la Spagna e ci si aspettava una reazione. Non c'è stata. Ne parlavano i giornali e i giocatori stessi, ma non si è vista: vincere 1-0 contro Israele vuol dire che siamo poca cosa. Ma è la Nazionale che abbiamo: non si può dare colpe a Ventura".
L'impressione è che alcuni possibili punti di forza, Verratti e Insigne su tutti, siano penalizzati dalle scelte tattiche.
"Quando il giocatore è bravo si deve adattare. Non sono giocatori che fanno la differenza: Insigne e Belotti non sono Riva, Rivera o Mazzola".
Ventura resta l'uomo giusto per guidare l'Italia?
"Penso di sì. Più di questo non si può fare: abbiamo tenuto bene finché ha retto la difesa della Juventus. Ora, vincere 1-0 giocando come abbiamo fatto ieri sera, per una squadra che è sempre stata ai vertici, fa un po' pensare".
In vista degli spareggi c'è preoccupazione?
"No, per il Mondiale non penso sia il caso. Poi però quando affronteremo Germania, Brasile, Spagna o Francia, penso che la differenza si vedrà. Dall'altra parte c'è tecnica e ci sono idee, cose che in questa Italia, a parte Buffon, non ne vedo. Non ci sono giocatori che guidino il gruppo nelle difficoltà".
A proposito di Buffon, lui e Barzagli sono a fine ciclo?
"Beh, Buffon ha 40 anni. Anche ieri ha fatto la sua parte: l'età è quella che è, non può avere i riflessi di quando ne aveva 25".
Non sarebbe il caso di lanciare Donnarumma, Rugani o Caldara?
"Per i Mondiali serve sia l'esperienza che la giovinezza. Poi bisognerà cambiare e fare dei sacrifici per qualche anno, aspettando che i giovani maturino".