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TMW RADIO - Birindelli: "Juve, dal mercato serve freschezza in mezzo"

TMW RADIO - Birindelli: "Juve, dal mercato serve freschezza in mezzo"TUTTO mercato WEB
venerdì 13 dicembre 2019, 18:04Serie A
di Riccardo Caponetti

Alessandro Birindelli, ex difensore di Juventus, Empoli e Pisa, su TMW Radio: 

Su Ronaldo, Dybala e Higuain tutti insieme...
"La Juve può permettersi il lusso di schierarli tutti e tre, anche se adesso è molto discontinua all'interno della stessa partita. Quando perdono pallla i bianconeri non hanno trovato ancora l'equilibrio giusto. Per giocare offensivi la squadra deve stare veramente bene. Ronaldo non dà una mano in fase di non possesso? Sì anche se da quella parte c'è un giocatore che ne vale due come Matuidi, che ti recupera in molte situazioni".

Sul lavoro di Sarri:
"Bisogna vedere sempre le caratteristiche della rosa che un allenatore ha a disposizione. Per esempio molti giocatori nella Juventus hanno meno dinamismo rispetto a quelli che aveva a Napoli. Ci vuole più di tempo. Si vede la sua impronta sulle linee dei centrocampisti e dei difensori, che iniziano a lavorare come vuole lui. La squadra ha una certa altezza, difende a zona e secondo me fa bene a insistere, anche se i gol subiti sono tanti. Giusto continuare così. Pjanic ha assorbito subito il pensiero di Sarri e lo sta portando in campo, è un giocatore diverso dal passato. Cambiare non è così semplice, va messo in conto che la Juventus è passata prima dalla filosofia di Conte e poi da quella di Allegri. Sarri ha avuto 4 mesi, ma effettivamente, tra partite e nazionali, in quanti allenamenti ha potuto lavorare?".

A centrocampo serve qualcosa dal mercato?
"Penso di sì, ma già in estate avrebbero voluto far qualcosa se fossero riusciti a vendere giocatori come Emre Can o Khedira. Credo che ci sarà necessità di intervenire per portare un po' di freschezza nel reparto, che mi sembra molto compassato sia nell'aggredire che nel girare palla. Servono centrocampisti con gamba". 

Ancelotti è stato esonerato. È stata sbagliata la scelta due anni fa di puntare su di lui o lui ha sbagliato ad accettare Napoli?
"L'ho vista azzardata la scelta di Ancelotti, l'ho vista come uno slogan pubblicitario piuttosto che una mossa volta a migliorare la qualità. Prima che lo mandassero via, mi sembrava che non tutti lì andassero verso la stessa parte. Il presidente andava da una direzione, squadra e allenatore da un'altra. Credo sia mancata la comunicazione. Ancelotti non ha avuto demeriti tecnico-tattici e non è stato esonerato neanche perché lo spogliatoio è andato contro di lui. Il problema è che si sono venuti a creare degli alibi e hanno perso tutti concentrazione. Mi dispiace per Carlo, è un allenatore e una persona fantastica. Napoli non era l'ambiente giusto per lui". 

Spalletti come post Montella?
"La Fiorentina non mi sembra una squadra convinta. Gioca bene, ma gli manca quella convinzione e quel carattere per vincere le partite. Mi dispiace perché Montella ha sempre fatto tanti sacrifici, lo conosco bene perché siamo cresciuti insieme. Spalletti può essere una delle figure che potrebbe tirare fuori la rabbia agonistica che vedo a sprazzi nei viola. Manca forse un giocatore come Veretout, che in mezzo al campo ti trascina la squadra non solo dal punto di vista tecnico, ma proprio della mentalità. Alla Roma si sta rivelando fondamentale dopo l'addio di De Rossi. Se non ci sono questi profili, la squadra rimarrà l'eterna bella".

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