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TMW RADIO - Bonetti: "Pirlo mi ispira fiducia. Giusto che la Roma riprenda uno come Smalling"

TMW RADIO - Bonetti: "Pirlo mi ispira fiducia. Giusto che la Roma riprenda uno come Smalling"TUTTO mercato WEB
lunedì 7 settembre 2020, 19:32Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Dario Bonetti intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Dario Bonetti si è collegato in diretta nel corso di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando nelle sue riflessioni dalla gestione del pubblico negli stadi: "Questo è un problema che non riguarda solo il calcio, ma l'Italia in generale: quella gente super-pagata per stare lì e risolvere i problemi finisce per crearne altri. Il calcio senza tifosi non può esistere, sembra di assistere a partite di allenamento del giovedì. Con questo sistema la gente si allontanerà, perderà passione: un conto è vedere le cose allo stadio, un altro alla tv. Un altro rischio è che le persone si abituino a fare in un certo modo, e che non tornino più allo stadio. Sappiamo che il Covid esiste ma che ci sono anche modi per cercare di non diffonderlo: per gli stadi si può organizzare un ingresso distanziato e, per dire, su 50mila posti riempirne 10mila".

Importante dare una scossa anche al calcio di base.
"C'è tutto un aspetto sociale e di crescita che è più importante rispetto alla punta dell'iceberg: sta alla politica mandare segnali forti, speriamo che qualcuno prenda scelte che diano possibilità all'intero sistema di muoversi, con intelligenza e riducendo al minimo i rischi. Altrimenti si rischia che salti il banco".

Cosa pensa della scelta della Juventus di affidare la panchina a Pirlo?
"La storia ci dice che ci può stare: altri grandi giocatori hanno iniziato bene da grandi squadre. Ricordo Cruijff, o Guardiola, anche se quest'ultimo aveva già un po' di esperienza. Pirlo mi ispira fiducia: è sempre stato un ragazzo equilibrato ed intelligente, e finché non vediamo cosa succederà non possiamo giudicare. Ha uno staff organizzato e una grande squadra, come grande è la responsabilità di allenare una Juventus che arriva da nove campionati di fila. Vedremo come andrà dopo i primi problemi: magari chi ha caldeggiato il suo nome nel gruppo rischia di perdere il posto, o cose così".

Di marcatori puri alla Chiellini sembrano essercene sempre meno...
"Io son cresciuto marcando a uomo, poi a 18-19 anni son passato a zona. Così, da uomo a zona, è molto più semplice del contrario: manca un'idea della marcatura e la capacità di fare corpo-a-corpo, prendendo dei vantaggi sull'uomo in area di rigore. Troppo importante, secondo me, che a livello giovanile imparino anche la marcatura a uomo: questa ti fa crescere molto di più perché devi adattarti agli attaccanti diversi che incontri, sia di 1.90 che di 1.70 d'altezza. Vedete Ibrahimovic che oggi riesce a fare comunque la differenza nonostante non sia più come quando è arrivato in Italia: questo perché è cambiata la qualità dei difensori, e oggi non si riesce più a marcare bene uno della sua statura".

Cosa aspettarsi da questo nuovo corso della Roma?
"Il progetto di Pallotta era solo fare cassa, e nient'altro. Grazie a Sabatini sono passati dei grandi giocatori: pensate alla formazione che verrebbe fuori se avessero tenuto i migliori passati da lì negli ultimi anni. Importante che Friedkin riesca a tenere i giovani migliori, regalando la forza finanziaria per costruire un progetto vincente, con tre innesti per anno. L'americano si è presentato benissimo, ora vediamo cosa fa sul mercato: tre o quattro calciatori forti deve prenderli".

Sembra che torni Smalling...
"Giustamente cercano di riprenderselo perché è tra quelli che sull'uomo si fanno sentire: forte nell'anticipo, di testa e sa giocare bene nell'uno-contro-uno. Sono questi i difensori che ci vogliono".

In Italia, chi è il nuovo prospetto della difesa?
"La Juventus è messa bene, ha De Ligt e Demiral che sono veramente forti. Hanno dimostrato di poterci stare alla grande... In generale in quei ruoli si vedono tanti stranieri, e significa che gli italiani fanno fatica a venir fuori. Ok il mercato globale, ma ripeto che agli italiani non mancano forza né talento, ma semmai i professori. Un po' come a scuola... C'è da cambiare marcia a livello giovanile, vedo troppi allenatori che non dovrebbero stare a lavorare con i giovani. Chi è bravo con i giovani è perché si è specializzato con loro, ed è giusto anche che vengano pagati bene: così si possono restituire certi profili al calcio italiano. Ormai le scuole calcio non sono altro che speculazione: parlano ore ed ore, ma devono lasciarli liberi di seguire l'istinto e giocare, magari correggerli in corsa sì. A furia di dire loro che non devono dribblare, gli mettiamo anche l'idea che non sia giusto farlo, e infatti non dribbla più nessuno".

Pellegrini e Zaniolo sono simboli designati della nuova Roma? Il primo sarà capitano della Roma?
"Tutto può succedere, ma devono dimostrarlo. Abbiamo avuto Totti che è stato il nostro Cruijff, giocatore strepitoso e completo per vent'anni. Pellegrini comunque è un buon giocatore, vedremo cosa farà. Zaniolo ha un motore diverso, da Formula 1, e potenzialità straordinarie nelle corde. So che anche nelle giovanili ci sono prospetti buoni, come Chierico, figlio del grande Dodo. Essendo tornato Bruno Conti, qualcosa di buono si farà".

Cosa pensa dell'annata di Balotelli a Brescia?
"Anche io sarei stato pronto a scommetterci: tutti dicono che ha le doti per giocare a calcio, ma mi dà la sensazione che non si diverta. Ed è mortificante: uno con le sue qualità dovrebbe andare a mille all'ora in campo, e invece no. Fa fatica, non corre, e in una squadra con poca qualità gli si è complicata la vita, dovendo gestire continuamente dei palloni lunghi per lui. Ha fatto male".

Cosa potrà fare Tonali al Milan?
"L'ho seguito spesso e, a parte che è un bravo ragazzo ed ha carattere, è forte e tecnico: il Milan ha fatto un grande acquisto, dato che può giocare pure mezzala oltre che davanti alla difesa".

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