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TMW RADIO - Capozucca: "Penso che Milik se ne andrà a zero a giugno. Non invidio Giuntoli"

TMW RADIO - Capozucca: "Penso che Milik se ne andrà a zero a giugno. Non invidio Giuntoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 28 dicembre 2020, 21:55Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Stefano Capozucca ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Stefano Capozucca è intervenuto a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, iniziando dall'approccio di Ballardini al Genoa: "Tornato, ha subito colpito e vinto: è nel suo DNA, e col Genoa ha uno score abbastanza favorevole. Aveva voglia di tornare, da quanto leggo. La situazione è complicata, la prima partita l'ha vinta e si dimostra il feeling che c'è: speriamo si concluda come le scorse volte".

Scamacca va al Milan? Il Genoa come lo rimpiazza?
"Dopo Ascoli ha avuto un approccio importante con la Serie A che ha attirato le attenzioni di diversi club tra cui sembra anche il Milan in cerca di un vice-Ibrahimovic. Per questioni anche fisiche sarebbe il suo sostituto naturale. Certamente per il Genoa è una perdita non di poco conto".

Come spiegarsi il trend così negativo?
"Ci sono stato anche io nel tourbillon... A parte una spiegazione che posso essermi dato, non vorrei muovere critiche al Genoa e a Preziosi perché ci sono affezionato dopo aver fatto 11 anni. Capisco i tifosi: sono un patrimonio importante, normale che vederli nei bassifondi da tre stagioni è anomalo".

Il Torino invece?
"La sorpresa negativa. Per organico e tradizione non devono stare in quella posizione, ed hanno un centravanti straordinario per forza ed umiltà oltre che per vena realizzativa. La classifica però dice che sono ultimi e alla ripresa sono attesi dalla partita verità a Parma: se perdono lo scontro diretto diventa difficile".

Perché hanno perso 23 punti da situazioni di vantaggio?
"Sempre nel finale, penso alla Lazio che erano avanti e nel recupero hanno perso: emblematica. Se capita più volte, mentalmente c'è qualcosa che influisce. I valori li hanno, così come la forza per tirarsi fuori da questa situazione".

Come giudica la Juventus?
"Questo per me è un anno di rinnovamento, provando lo stesso a vincere lo Scudetto. Agnelli voleva svecchiare la rosa e ripartire, anche perché oltre Ronaldo c'è l'altro fuoriclasse della Juve, Chiellini, che va verso una certa età ed è spesso fermato dagli infortuni. Lo stesso vale per l'allenatore".

Serve più un vice-Morata o un regista?
"Faccio fatica a rispondere: in certi club ci sono i dirigenti migliori che si trovano in giro, e sanno cosa serve per completare l'organico".

Come giudica Gattuso?
"Grandissimo uomo al di là dell'allenatore. Era il fuoriclasse del Napoli, ora che la squadra è in leggera flessione è già in discussione: in Gattuso hanno una persona straordinaria, e gli auguro di guarire a quel problemino all'occhio e di tornare a vincere, perché è un allenatore top".

Come andrà a finire con Milik?
"La sua sfortuna è stata che sia saltata l'operazione con la Roma, altrimenti parleremmo d'altro. Ora c'è un braccio di ferro tra club e giocatore con il suo procuratore: a questo punto dico che non invidio Giuntoli, venirne fuori è difficile. Credo che il giocatore voglia andarsene a parametro zero".

Ma così non gioca fino a giugno.
"Se si vuole essere maligni, magari ha già qualche accordo con altri club per essere preso senza pagare il cartellino".

Come finisce con il Papu Gomez?
"Ognuno sa la verità e le situazioni come stanno. L'Atalanta non è una società di sprovveduti, e sapranno come risolvere la cosa, ovviamente il problema in questo momento sussiste. Lui potrebbe fare al caso del Napoli, della Roma, anche delle milanesi... Anche se, va detto, è diventato forte con Gasperini, prima non aveva fatto sfaceli: con lui è diventato completo".

Eriksen-Inter è sconfitta di tutti?
"Si pensava a un epilogo diverso. Secondo me ci sono anche discorsi di ambientamento: il ragazzo non si è integrato in Italia e nei meccanismi del gioco di Conte. Ora è giusto che possa trovare una collocazione dove possa trovare maggiori soddisfazioni. L'Inter, magari anche con uno scambio, può sopperire a questo".

Chi nell'Inter si è ambientato bene è Barella.
"L'ho avuto nei due anni miei a Cagliari e visto crescere. Con Giulini avevamo avuto l'idea di mandarlo in prestito a Como, visto che giocava e non. Lì c'era Festa e il direttore che l'aveva allevato da ragazzino. Si vedeva che davanti aveva un futuro importante: si impose subito l'anno dopo e per me diventerà tra i migliori centrocampisti d'Italia".

Cosa c'è da attendersi dal mercato della Fiorentina là davanti?
"Tutte le squadre che non vanno bene cercano la punta d'esperienza, quello che possa dare qualcosa in più per migliorare la classifica. A parte che con la vittoria di Torino, molto bella, la Fiorentina si è tirata un po' fuori dalle sabbie mobili, e per me hanno dei valori superiori. Per Cutrone vale il discorso di Eriksen: non si è integrato nell'ambiente di Firenze. Secondo me una punta la si può trovare, anche perché Firenze è una piazza ambita, ha un presidente ambizioso e un pubblico esigente ma caloroso. Volendo uno da affiancare a Vlahovic lo trovi".

In Italia è dura?
"Sì, credo anche io che debbano guardare all'estero. A meno di qualche esubero...".

Il Milan lotterà per lo Scudetto?
"Nessuno si aspettava un rendimento così per tutto il 2020, si può dire. Anche senza Ibrahimovic hanno fatto bene, ora penso che la proprietà, vista la classifica, se ha l'occasione si rinforzerà per vedere cosa succederà alla fine".

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