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TMW RADIO - D'Agostino: "Toccato il fondo. Si può ripartire da giovani e C"

TMW RADIO - D'Agostino: "Toccato il fondo. Si può ripartire da giovani e C"
© foto di Federico De Luca
venerdì 17 novembre 2017, 07:422017
di Tommaso Maschio

Gaetano D'Agostino, tecnico della della Virtus Francavilla, ha parlato ai microfoni di TMW Radio per analizzare il momento difficile che attraversa il calcio italiano e parlare delle possibili modifiche che renderebbero anche la Serie C più competitiva: “La sofferenza è stata tanta, ero incollato al televisore sperando in quel gol che riaccendesse le speranze. I Mondiali sarebbero stati una liberazione visto che viviamo un momento nero a livello calcistico, poteva dare respiro al movimento, ma non è successo. Spero però che avendo toccato il fondo, con questa eliminazione dalla Coppa del Mondo, ora si possa risollevarsi e tornare a essere una delle grandi”.

La Serie C può essere il trampolino di lancio per la A?
“Credo che ci siano tanti giocatori che sono partiti facendo la gavetta per poi arrivare ai massimi livelli. Ci sono tanti addetti ai lavori, procuratori e direttori giovani che girano per i campi di periferia per scovare questi talenti che ci sono e che possono essere lanciati nel grande calcio. Il Frosinone prima e la SPAL poi sono salita in Serie A mantenendo il gruppo della Serie C e questo sta a significare che questi giocatori, su cui magari non ci si punta perché hanno passato i 24-25 anni, possono giocare in Serie A. Altresì ci sono giovani che giovano in Primavera fino ai 19-20 anni e secondo me è sbagliato perché dopo i 18 anni devi andare a confrontarti con spogliatoi veri e con giocatori che con quello stipendio ci vivono”.

Come per esempio il vostro Folorunsho?
“Ho usato parole forti perché ho cercato con questo ragazzo, che ha potenzialità forti sia a livello tecnico che fisico, per fargli capire che non è più in Primavera. Gli stiamo dando fiducia, ci crediamo e lui non può tenere certi atteggiamenti che nei settori giovanili a volte si sopportano, mentre ad altri livelli no. Ci sono club come l'Empoli o la Virtus Entella che a livello giovanile fanno un ottimo lavoro, ma altri che invece tengono fino ai 20 anni i giocatori nelle proprie Primavere e questo è sbagliato. Altrove vengono lanciati in prima squadra ragazzi di 17-18 anni che se valgono continuano a grandi livelli, che permettono un ricambio generazionale adeguato e che sono più pronti di molti dei nostri giocatori”.

Lei è favorevole alle Squadre B?
“Sono favorevole perché i ragazzi avrebbero l'occasione di essere valorizzati in un campionato più competitivo e con giocatori che magari per vari motivi scendono dalla squadra A a quella B. Succede così ovunque in Europa, penso alla Germania o la Spagna, che sono fra i leader del movimento calcistico anche a livello giovanile”.

Cosa pensa di mister Ventura?
“L'ho avuto a Messina per due mesi, credo che lui sia consapevole della responsabilità che aveva e delle differenze rispetto a un club. Se avesse conquistato i Mondiali avrebbe ricevuto i complimenti, con l'eliminazione ha invece ricevuto 100 volte le critiche che invece avrebbe ricevuto se avesse fallito in un club".

Infine concludiamo col Girone C di Serie C. Quali sono i vostri obiettivi?
“Il nostro obiettivo non è cambiato, anche perché non ne ho fissati di precisi perché credo che sarebbe un limite. Noi siamo partiti per essere una rivelazione come lo scorso anno con mister Calabro. Ma abbiamo cambiato 19 calciatori e non è facile, abbiamo dovuto fare gruppo, trovare un nuovo assetto tattico che possa anche cambiare in corsa senza fossilizzarsi su un modulo preciso. Siamo partiti col 3-4-3 e ora abbiamo trovato la quadratura con il 3-5-2. La società è ambiziosa, seria tranquilla e ci sono i presupposti per fare bene. Vogliamo giocarcela sempre a viso aperto, con la nostra identità ovunque. Trapani? È una delle 3-4 squadre più forti del campionato, un club che merita palcoscenici superiori per pubblico e stadio”.