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TMW RADIO - Lucchini: "A Cremona passano solo ambulanze. La mia Codogno colpita dall'inizio"

TMW RADIO - Lucchini: "A Cremona passano solo ambulanze. La mia Codogno colpita dall'inizio"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Rossi/TuttoCesena.it
venerdì 20 marzo 2020, 20:06Serie A
di TMWRadio Redazione
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Stefano Lucchini, allenatori giovanili Cremonese, sull'emergenza Coronavirus nel Nord-Italia. In studio Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Stefano Lucchini, ex difensore italiano, è intervenuto durante Stadio Aperto su TMW Radio per parlare della situazione a Codogno, sua città natale.

Come è andata a Codogno?
“La situazione a Codogno, il paese in cui sono nato ha destabilizzato tutta l’Italia. La zona rossa è partita proprio da questo paese. Si sentono spesso le ambulanze e il momento è critico”.

Come ti stai comportando in famiglia?
“Sono genitore e responsabile di due bambini e di tanta gente che fa parte della nostra famiglia come i nonni. Il virus colpisce soprattutto le persone anziane. Cerco di non avere rapporti con i miei parenti più avanzati con l’età”.

Come hai gestito l’emergenza con i tuoi figli?
“È stato difficile trovare cosa fare tutto il giorno in casa. Ho due figli che sono molto distanti al livello di età. All’inizio mio figlio più grande, di 13 anni non capiva la situazione. Poi ha iniziato a capire anche lui quale fosse la situazione reale. La quotidianità è stata stravolta. Dalle lezioni online di scuola al non poter giocare a calcio. È stato difficile spiegare come stanno davvero le cose”.

Le persone stanno rispettando le norme di sicurezza?
“Bisognerebbe limitare le uscite senza un motivo valido. Probabilmente qualcuno ancora non ha capito la gravità della situazione. Per capirlo forse devi provarlo sulla tua pelle. Spero che lo capiscano al più presto perché il tempo stringe. Abbiamo la fortuna di avere medici e infermieri che stanno facendo qualcosa di incredibile e noi dobbiamo aiutarli”.

È giusto riprendere gli allenamenti delle squadre di Serie A da inizio aprile?
“In questo momento bisogna lasciare da parte gli obiettivi dei vari campionati. Lo sport in questo momento è giusto che passi in secondo piano. Abbiamo visto che i giocatori di Serie A non sono invincibili o extraterrestri. È impensabile pensare di ripartire con gli allenamenti. Rischiamo di peggiorare la situazione invece che migliorarla”.

Hai delle testimonianze di gente contagiata?
“Conosco persone ricoverate anche abbastanza giovani. La cosa mi colpisce parecchio e mi fa anche paura. Ho contatti con qualcuno che ha familiari o amici in terapia intensiva. La situazione mi preoccupa. Ho sentito anche Gabbiadini e mi ha tranquillizzato dicendomi che sta bene e che lui ha avuto solo qualche linea di febbre. Mi ha detto che stava bene e che l’importante rispettare le regole”.

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