Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Micheletti: "Il Napoli non teme nessuno ai preliminari"

TMW RADIO - Micheletti: "Il Napoli non teme nessuno ai preliminari"TUTTO mercato WEB
venerdì 4 agosto 2017, 11:212017
di Lorenzo Di Benedetto

Queste le parole di Giorgio Micheletti, editorialista di Tuttomercatoweb.com, nel consueto appuntamento con “In Punta di Penna” su TMW Radio:

Convinto della prestazione del Milan contro il Craiova?
"La gara di ieri era una pratica già archiviata dopo lo 0-1 dell’andata. Mi tengo per buona la prestazione di Bonaventura, il suo valore è più importante rispetto a quello degli altri acquisti. Donnarumma? Ha parato quello che doveva parare. Il Milan ha dato indicazione di quello che potrà essere ma che ancora non è. L’altro segnale importante è la capacità del popolo rossonero di contagiare l’ambiente".

La prestazione di Cutrone?
“È la dimostrazione che a un certo punto nell’era Berlusconi il settore giovanile era visto come uno spreco di tempo e soldi. Poi, vista la necessità, negli ultimi tempi si è ripreso a seminare. Lui, Locatelli, Calabria e lo stesso De Sciglio sono prodotti importanti. Se non si perderà per strada, sarà una risorsa molto importante”.

Niang ha passato l’esame?
“Potenzialmente è un giocatore da Milan, ma fa bene solo quando è lontano da Milano. Non so se soffra la piazza o il gossip, ma quando lascia la maglia rossonera fa vedere cose importanti. Le sue caratteristiche poi non sono le più adatte per il calcio italiano. Gioca come Balotelli. Sono due giocatori che amano stare col pallone in mezzo ai piedi e in Serie A non te lo puoi permettere, devi giocare con velocità. Sembrano dei sudamericani, dei portoghesi”.

Neymar al PSG?
“Il Barcelona quando vende lo fa bene. Ormai è in un circolo vizioso insieme al Real Madrid, dove il denaro sembra non finire mai. Le altre squadre spendono perché hanno dei proprietari molto ricchi. La LIGA vuole difendere il prodotto. Per loro la partenza di Neymar è una minaccia di scricchiolio del sistema e il governo del calcio spagnolo ha paura di non essere più sopra il livello degli altri, anche considerando la possibile partenza di Bale. Come sostituire Neymar? Questo è il problema minore. Faccio una premessa: io non impazzisco per il brasiliano, che secondo me non cambia le partite da solo. Messi è meglio di lui e infatti non se lo lasciano scappare. L’impianto del Barcelona è quello che meglio gli permette di ammortizzare questa cessione. Ora non escluderei un ritorno di fiamma su Dybala, che potrebbe lasciare la Juventus per una cifra importantissima”.

Di Maria andrà via dal PSG?
“Da tempo si è promesso all’Inter. Sarebbe un acquisto interessante e aumenterebbe la qualità della rosa nerazzurra. Anche se il suo arrivo potrebbe liberare Perisic, direzione Manchester United”.

Dove andrà Keita?
“Credo all’Inter. Lotito è un perfetto gestore di aziende, fa ogni cosa per ottenere dei benefici. E la Lazio sotto alcuni aspetti è da prendere come esempio. Dare un suo giocatore così alla Juventus per lui è difficile, quindi se i nerazzurri offrono 25 milioni andrà lì”.

Mahrez alla Roma?
“Non credo, penso più Emre Mor. Per me però nessuno dei due giocatori si può considerare come un top player. Se sono questi i due obiettivi di Monchi, allora mi viene qualche dubbio. Io mi fido del diesse giallorosso e credo che ci sia un altro nome nella lista. Cuadrado? È simile a Salah, è una sua controfigura. Io mi aspetto un acquisto più di peso lì davanti. Serve anche un vice Dzeko, visto che Defrel per me è il completamento perfetto del bosniaco. Non può essere l’alternativa. Da 30 gol passeresti alla metà”.

Il sorteggio di Champions per il Napoli?
“Il Napoli di quest’anno non ha alcun problema, può affrontare qualsiasi preliminare. Sono consapevoli di essere forti, forse anche troppo. Se la squadra di Sarri dice di aver paura del Nizza di Balotelli, non è il Napoli di Sarri. Lui ha instillato in ogni singolo giocatore l’autocoscienza di essere superiore a un qualsiasi avversario. Per lo Scudetto è favorita la Juventus per organizzazione, ma per il gioco è favorito il Napoli, che non ha cambiato niente. Milik? Rimetto l’orologio a un anno fa. Credo che il Napoli che vedremo in questa stagione sarà quello che avremmo dovuto vedere lo scorso anno. Non so se bisogna considerarlo un’evoluzione rispetto al passato o un passo indietro”.