Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Mondonico: "Atalanta con lo spirito duro dei bergamaschi. Che bravo Gasp"

TMW RADIO - Mondonico: "Atalanta  con lo spirito duro dei bergamaschi. Che bravo Gasp"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 30 settembre 2017, 07:222017
di Simone Bernabei

Atalanta prima nel girone di Europa League. Emiliano Mondonico, intervenuto ai microfoni di 'TMW Radio' durante lo spazio di 'Due in Fuorigioco', aveva previsto tutto. ”Questa squadra l’anno scorso ha stupito tutti, disputando un campionato incredibile. Sono andati via giocatori importanti e ne sono arrivati altri giovani. Questa squadra, dopo un anno così, adesso è ancora più forte. Io ho pronosticato un quarto posto finale in classifica. I ragazzi di Gasperini mettono tutti in difficoltà, anche tante grandi che non sono ancora ritenute tali. Ce ne sono diverse di squadre che vedo dietro ai bergamaschi”.

La Dea sembra avere feeling con le coppe europee…
“La gente bergamasca non molla mai. Anche quando sembra che i giochi siano fatti, si rimettono sempre in discussione. Ma questo accade pure sul lavoro e nella vita di tutti i giorni. È una questione di dna. La squadra incarna perfettamente le caratteristiche della sua città. In tremila a Lione? Si chiama fede, umiltà, costanza. Guardando la partita ho rivisto la scuola italiana. Evidentemente funziona ancora”.

Gasperini sottovalutato o Bergamo lo esalta?
“L’anno scorso Gian Piero ha perso all’inizio cinque gare su sei. La dirigenza stava già vagliando un sostituto, ma lui va a vincere in campo neutro contro il Crotone e, la domenica dopo, contro il Napoli di Sarri. C’è riuscito perché ha osato buttando improvvisamente nella mischia i giovani. È un maestro con i ragazzi. Lo ricordo ancora con la Primavera della Juventus. Riesce a far rendere i giovani che ha a disposizione come pochi. Inviterei tante persone a farsi un giro a Zingonia”.

L’arbitraggio rispetto ai suoi tempi è cambiato?
“L’errore fa parte del gioco, ma il Var è stato costruito per mettere tutti a tacere. Meglio così perché gli alibi nel calcio non fanno mai bene”.

Fekir provocatorio sul Papu?
“In passato ci trovammo di fronte una modesta squadra gallese. Dissi al presidente che non si poteva non vincere, eppure passammo il turno grazie al nostro portiere. Non basta analizzare novanta minuti per conoscere il tuo avversario”.

Cosa consiglierebbe adesso a Montella?
“Gli direi di ricordarsi che la bravura di un allenatore si vede soprattutto quando le cose vanno male. Lo metterei di fronte a quello che è stato il giudizio che tutti noi allenatori abbiamo dovuto combattere. È facile quando vinci. In questi momenti è l’allenatore a doversi prendere la responsabilità. Se alcuni elementi si mettono a remare contro, diventa tutto quasi impossibile da gestire”.