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TMW RADIO - Piccini: "Vivevo a Coverciano, sogno l'Italia. Betis scelta giusta"

TMW RADIO - Piccini: "Vivevo a Coverciano, sogno l'Italia. Betis scelta giusta"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
giovedì 9 marzo 2017, 16:152017
di Simone Bernabei

Ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione TMW No Stop è intervenuto l'esterno del Betis Siviglia Cristiano Piccini: "Il gol di ieri? Purtroppo non è servito per portare a casa i tre punti. Al 93esimo è arrivato un rigore dubbio ed il Depor ha ripreso il risultato. La mia stagione? Sta andando bene. All'inizio ho trovato difficoltà, dovevo recuperare dal problema al crociato e ad inizio stagione avevo un po' di timore. Per fortuna poi ho trovato continuità e ora a livello personale sta andando abbastanza bene. Il Barcellona? Non sono riuscito a vederla, stavo tornando a Siviglia. Quando sono arrivato ho letto di questa impresa e posso dire che solo il Barcellona è capace di una cosa del genere. Quando quei tre lì davanti si accendono non ce n'è per nessuno. Chi più difficile da marcare della MSN? Noi li abbiamo affrontati 3 settimane fa e abbiamo fatto una grande gara, senza soffrire particolarmente. Quei tre sono di un altro pianeta, anche se qualche volta una giornata grigia può succedere come per esempio contro di noi. La stagione della Fiorentina e il mio possibile ritorno? Sono fiorentino, sono nato a Careggi.

I viola hanno vissuto un anno di transizione, sono arrivati giocatori nuovi e scoppiati i giovani. Penso a Bernardeschi, ma anche a Chiesa. Mi auguro che l'anno prossimo e i successivi possano essere migliori. Io in viola un giorno? E' sempre stato il mio sogno da quando ho iniziato. Purtroppo la vita a volte ti mette davanti ad altre strade e devi esser bravo a scegliere. In quel momento la miglior cosa era venire al Betis e sono convinto di aver fatto la scelta giusta. La Fiorentina è un capitolo chiuso perché hanno scelto di non puntare su di me in passato, quindi non vedo perché dovrebbero farlo ora. La Nazionale? Ovviamente è il mio sogno, da piccolo vivevo davanti al centro tecnico. Ora però non ci penso, cerco solo di far bene per il Betis. Se poi dovessi essere chiamato mi sentirei un privilegiato".