TMW RADIO - Rivera: "Berlusconi? Più nulla da dare. Blindare Donnarumma"
Tra gli ospiti d'onore in occasione della presentazione del 4° Memorial 'Giacinto Facchetti' andata in scena nel pomeriggio di ieri a Ponte Lambro (CO), la leggenda del calcio italiano Gianni Rivera ha fatto il punto sul momento delle big della Serie A, tra una Champions League da conquistare e un doppio passaggio di proprietà a tinte cinesi che, chissà, potrebbe restituire lustro a Milan e Inter.
Non manca, ovviamente, un pensiero estremamente positivo nei confronti della Nazionale di Gian Piero Ventura: "Il mister sta lavorando benissimo e la squadra sta rispondendo con risultati positivi, pertanto la speranza è di andare ai Mondiali. Non sarà facile, con una sfida contro la Spagna importantissima, ma penso che riusciremo a qualificarci. In tal caso sarebbe un messaggio importante per tutto il nostro calcio".
In Champions League, invece, la Juventus sta acquisendo sempre più fiducia: doveroso credere al Triplete?
"Ci può stare, non lo escludo. La squadra è in ottima condizione, quindi giusto puntare a questo traguardo. Il campionato pare invece ormai acquisito, anche se la matematica non permette ancora di festeggiare. La speranza di tutti è che la Juventus riesca a vincere questa Champions. Ha dimostrato tutto il proprio potenziale e una grande concentrazione".
Inter, Milan, Roma e Napoli dovranno correre per evitare di perdere ulteriore terreno.
"Vero, altrimenti la Juventus correrebbe ancor di più in solitaria. Le altre dovranno organizzarsi al meglio per impedire ai bianconeri di vincere ancor prima di iniziare la stagione".
I tifosi rossoneri possono avere speranza dopo il passaggio di proprietà?
"Bisogna solamente aspettare e vedere quello che accadrà. Fino a quando non ci sarà qualcosa di definitivo all'orizzonte non possiamo dire nulla. Bisogna solo attendere".
La dirigenza, nel frattempo, è impegnata per il rinnovo di contratto di Donnarumma.
"Bisogna trattenerlo, senza dubbio. E lo stesso vale per i migliori della rosa, altrimenti diventerebbe difficile costruire una grande squadra".
Quanto perde il Milan con l'uscita di Berlusconi?
"Se ha deciso di cedere il club vuol dire che non aveva più nulla da dare".