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TMW RADIO - Sorrentino: "In B solo Chievo. Non voglio fare il tappabuchi"

TMW RADIO - Sorrentino: "In B solo Chievo. Non voglio fare il tappabuchi"TUTTO mercato WEB
sabato 11 gennaio 2020, 08:15Serie A
di Michele Pavese

Stefano Sorrentino, ex portiere tra le altre del Palermo e del ChievoVerona, ha parlato ai microfoni di TMW Radio durante Stadio Aperto. Tanti i temi affrontati dal 40enne, grande protagonista degli ultimi campionati di Serie A: "Per me è un periodo negativo. Se chi aveva bisogno di un portiere non ha sferrato l'assalto quando poteva prendermi a mercato chiuso, figuriamoci ora che ci sono portieri in esubero. Ci saranno tanti scambi, io mi sento bene e voglio dimostrare di poter essere ancora protagonista".

La tua volontà è quella di rientrare con un progetto. Accetteresti un ruolo da secondo?
"Ho sempre cercato la qualità nelle scelte professionali, così come nella vita quotidiana. Sono senza squadra da sei mesi, ho avuto tante richieste e le ho rifiutate tutte. Ho messo dei paletti: in B avrei giocato solo con il Chievo, in A accetterei di fare qualsiasi tipo di ruolo ma non il tappabuchi per pochi mesi, anche perché dovrei mobilitare la famiglia. È un discorso complesso; ho ascoltato tante proposte, ma per vari motivi non si è trovato l'accordo. Ho ascoltato anche l'offerta del Palermo, questo per dire quanto sono legato alle squadre in cui ho giocato".

Ti ha colpito l'addio di De Rossi al calcio?
"Ha segnato il primo gol in A contro di me. Capisco la sua scelta: io ho tre figlie che vivono a Torino con la mia ex moglie e cerco di stare il più vicino possibile, nonostante la distanza. È stato un signore a scegliere di non giocare in altre squadre italiane, ma la famiglia è una cosa sacra".

Andrea Belotti è diventato il simbolo del Torino. Credi che possa essere l'anno cruciale per lui, anche in vista dell'Europeo?
"Lo conosco bene. Quando giocava con me era all'inizio e si vedeva già che era forte. Credo che lui e Immobile siano gli attaccanti italiani migliori. Ieri gli ho scritto che per me è mezza squadra. Quando firmò per il Torino gli dissi che era la piazza giusta per lui e le sue caratteristiche: incarna perfettamente lo spirito Toro. Speriamo che quest'estate ci faccia esultare il più possibile".

Come giudichi il momento di Meret?
"A prescindere dall'infortunio che può capitare, bisogna trovare un giusto equilibrio. Un errore non può far dimenticare quanto di buono fatto fino ad oggi. Napoli è una piazza importante e ha fatto un grande investimento, ma lui sta dimostrando di reggere le pressioni".

La Nazionale ha grandi portieri. Anche Sirigu meriterebbe di giocare titolare.
"Negli anni miei più importanti c'è stata l'invasione di portieri stranieri, sembrava quasi che quelli italiani fossero diventati tutti scarsi. Addirittura, ci fu un anno in cui ero l'unico italiano a giocare in Champions, con l'AEK Atene. Ora ci sono Gollini, Cragno, Donnarumma, Meret, Sirigu. Il portiere italiano è il più forte, la nostra è la scuola migliore. Non so chi sarà il titolare, ma Sirigu sta facendo cose straordinarie".

Tra gli stranieri ce n'è uno che ti piace?
"Tra tutti i giovani, quello che mi ha sorpreso di più è Musso. L'Udinese ha sempre avuto portieri forti, hanno fatto un'altra grande scoperta. Non lo conoscevo, lo sto seguendo e sta dimostrando di essere pronto. Non a caso è il numero uno dell'Argentina".

Da qualche mese dilaga la moda di considerare il portiere come un libero. Questo non espone troppo ad eventuali errori?
"È giusto cercare qualche soluzione in più, ma il portiere deve pensare soprattutto a parare. Io non andrei mai a rischiare troppo, perché è un ruolo molto delicato".

Ancelotti dal Napoli all'Everton. Cosa è successo?
"Arrivavano da un paio d'anni in cui avevano battagliato con la Juve grazie al lavoro di Sarri. Il Napoli ha cambiato ma la colonna portante è rimasta la stessa. Purtroppo le annate storte capitano, ma è stato bravo a ripartire con la nuova avventura. L'esperienza estera la consiglio tanto, ti fa crescere umanamente e culturalmente e Ancelotti lo sa bene".

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