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TMW - Sabatini: "Messi? Con quelle cifre fai un colpo di Stato. Pallotta non ha mai amato Roma"

TMW - Sabatini: "Messi? Con quelle cifre fai un colpo di Stato. Pallotta non ha mai amato Roma"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 1 settembre 2020, 18:23Serie A
di Marco Conterio
fonte dagli inviati a Rimini, Ivan Cardia e Lorenzo Marucci

Uomo mercato del Bologna, Walter Sabatini ha parlato dall'inaugurazione del calciomercato a Rimini ai media presenti tra cui anche Tuttomercatoweb.com. "Sarà un calciomercato fantastico: per me il mercato è fantastico, un tumulto quotidiano, fatto di delusioni, marcia indietro, avanti. Pensi di aver fatto un'operazione virtuosa, vai a letto e la mattina non è così. Pensi di aver fatto un'operazione congrua, il mattino dopo non è più vero. Bisognerebbe abolire il risveglio...".
Soddisfatto di come sta nascendo il Bologna?
"Sono soddisfatto, il nostro obiettivo è un adeguamento culturale. I tifosi diranno 'che cavolo dice'? Prenderemo i giocatori che servono ma serve un adeguamento culturale, prendere una confidenza diversa con la vittoria. La consapevolezza non basta, ci vuole l'ambizione di esser più di quello che ci attribuisce la critica. Ottavo, nono posto, tutti si siedono su quest'idea indotta. Vorrei dai nostri una rivoluzione culturare, ribaltare lo scenario. Non è una mera illusione, è un modo di pensare. E' quello dei perdenti, mi riconosco come tale. Io sono un perdente senza successo ma verrò a capo di questo. Mi aspetto che i miei ragazzi vogliano affrontare gli altri ad armi pari".
Quanto vale Orsolini?
"Resterà a Bologna? In un momento di euforia, dissi che vale 70 milioni. Stava giocando così, se avesse giocato le ultime dieci come le prime dieci, staremmo parlando di un top su tutti i mercati. Si deve ripresentare con un altro spirito e un'altra forza".
Come cambia il mercato così compresso?
"C'è scarsità di denaro fluido, si vede dalle operazioni. Sono scambi di plusvalenze, serve fare di necessità virtù. Inevitabile. Si tratta di un mercato complesso e difficile per tutti. Faranno bene e cose importanti le grandi con grandi operazioni. Nel mercato impropriamente definito inferiore, ci sarà più fatica".
Quanto è forte la tentazione di tornare a Roma?
"No: ho un impegno con Bologna e con Saputo, sono un uomo di parola e onoro gli impegni".
Lautaro Martinez è da Barcellona?
"Fu Ausilio a condurre la trattativa, io lo sostenni. E' fenomenale, farà grandissime cose, non vedo difetti in lui. Può dimostrarle all'Inter ma anche al Barcellona".
Che idea si è fatto della vicenda Messi?
"Non frequento i piani alti del calcio... Stiamo andando verso e oltre la follia. Non ci può essere nel calcio questa valutazione per quanto parliamo del Caravaggio del calcio internazionale. Ma certe cifre possono generare un colpo di stato, una rivoluzione popolare".
Dzeko è oggetto del desiderio delle grandi: lascerà Roma?
"Spero che non lasci la Roma. Lo spero per affetto familiare. Mio figlio lo adora, sarebbe una delusione insopportabile per lui e in parte anche per me.

Però alla sua età è giusto che faccia una scelta congrua ma sarà meglio evitare la Roma da capitano".
Si sarebbe aspettato Pirlo alla Juventus?
"Presi Rudi Garcia e dissero che presi il Sergente Garcia di Zorro. Veniva dal Lille, non lo conosceva nessuno. Nel calcio dobbiamo prenderci rischi, sennò muore, deprime. E' una scelta sensata, conoscono il valore tecnico e umano del ragazzo. Farà molto molto bene".
Seguite Ranocchia?
"Non per il valore del giocatore, perché è un ragazzo intelligente, ma non possiamo permetterci questa politica. Dobbiamo creare valore, con giocatori così non lo creiamo".
Che pensa del futuro di Chiesa?
"Faranno fatica a difenderlo. E' un giocatore molto importante ma Commisso è agguerrito e non è escluso che si fermi".
Mihajlovic le ha chiesto Ibrahimovic?
"Ibra ha chiamato Sinisa per sincerarsi delle condizioni ed è venuto fuori un conciliabolo ma era un'operazione impossibile. Il Milan ha fatto una grande operazione: alza il livello di tutti, le sue prestazioni migliorano il patrimonio del Milan. 7 milioni? Sono giusti valutando gli stipendi correnti. Ibra è un condottiero, trascina la squadra".
Ha fatto bene l'Inter a mollare Tonali? Per vincere subito serve puntare sui trentenni?
"Parlate con chi non ha vinto niente. Se l'Inter ha rinunciato a Tonali ha i suoi motivi, se lo hanno lasciato andare al Milan, avranno fatto le loro riflessioni".
Le manca l'Inter?
"Sì. Mi manca perché non ho espresso il 30% delle mie possibilità. Sono stato frettoloso, nervoso, dovevo star lì, capire, accettare le diatribe con la famiglia Zhang. Era una grande occasione per me, sono molto pentito".
Quanto resterà fermo Spalletti?
"Se gli dessero oggi una panchina, correrebbe a prendersela, è in astinenza da calcio. Parliamo di un allenatore straordinario. Dove va Allegri? Ditemelo voi... Io lavoro al Bologna che per me è il gotha del calcio ma sono anche realista. Che c'entro i con Messi, Tonali, Conte?".
A Roma si è chiusa l'era Pallotta. Cosa non ha funzionato?
"Pallotta non si è innamorato di Roma e della Roma. Non si fa calcio senza amore e passione. Il calcio senza passione vera è impraticabile, la sofferenza più grande del calcio degli ultimi mesi sono gli stadi vuoti. Il calcio senza la passione vera è Subbuteo".
Avrebbe mai preso Pirlo?
"Sì, perché mi piace rischiare, inventare. Garcia veniva dal Lille, era in vacanza in Marocco, la mattina dopo era in un hotel di Milano e abbiamo chiuso in un'ora. Ha fatto una grandissima prima stagione, dieci vittorie consecutive, era un neofita del calcio italiano, totalmente a digiuno di conoscenze ma ha fatto benissimo. Pirlo ha qualche prerogativa in più, era allenatore in campo e farà benissimo".

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