TMW - Spezia, Provedel: "Toldo mi ha fatto innamorare. Mio nonno nell'esercito con Yashin"

Il portiere dello Spezia, Ivan Provedel, ha parlato a margine di un evento per uno sponsor del club ligure. Queste le sue parole raccolte da TMW: "La mia storia si incontra con quella del portiere russo Yashin? Sì, è curioso. Mio nonno era nell'esercito russo e c'era insieme a lui anche Lev Yaschin. Si conoscevano e per me anche solo pensare che un mio parente lo avesse conosciuto mi ha sempre fatto fantasticare".

Lei è uno dei pochi portieri che possono dire di aver fatto gol.
"Stavamo perdendo e all'ultimo minuto c'era una punizione. Sono andato a saltare, ci ho provato ed è andata bene".

Lei giocava come attaccante?
"Sì, ho sempre voluto fare il portiere ma me la cavavo anche in attacco. La mattina giocavo e il pomeriggio con gli amici facevo il portiere. Poi è arrivato una persona che ha creduto in me e mi ha fatto iniziare".

I portieri si dice che siano solitari e pazzi.
"Solitari sì, a me piace anche stare da solo. Ora avendo un bimbo i momenti di solitudine sono minori e mi piace comunque anche stare in gruppo".

Chi era il suo idolo da piccolo?
"Il portiere che mi ha fatto innamorare del ruolo è Toldo. Ho visto la semifinale con l'Olanda quando parò anche le mosche. Lì ho deciso di fare il portiere".

La parata più difficile che ha fatto?
"Lo sono tutte ma mi viene in mente una doppia parata contro l'Atalanta l'anno scorso, con la Dea che tra l'altro è il nostro prossimo avversario".

Consiglierebbe a suo figlio di fare il portiere?
"No, con mio figlio partirò dal presupposto che dovrà fare quello che più gli piace. Se poi vorrà farlo allora sarò orgoglioso".