TMW - Ventura e l’abbandono della nave Chievo: tutti i retroscena
Il Chievo Verona e Giampiero Ventura, dimissioni a sorpresa subito dopo la partita pareggiata contro il Bologna ma pensate da tempo. Ed è sembrata assai singolare la conferenza stampa che ha preceduto la partita dove l’allenatore ha chiamato in causa Radovanovic e Sorrentino per dimostrare di credere nella salvezza della sua (?)squadra. Un modo per dare un segnale, ma anche di...mettere la squadra con le spalle al muro.
Fin dal suo arrivo Ventura però, al di là delle frasi di circostanza, non ha dato l’impressione di credere più di tanto nella salvezza. I concetti ribaditi alla squadra erano infatti quelli di voler “costruire” con i giovani in funzione di una possibile retrocessione. Subentrato all’ottava di campionato, è sembrato un modo di mettere le mani avanti. In ogni caso Ventura ha avuto appoggio incondizionato da parte della squadra, a cui ha fatto svolgere da capo la preparazione. Un cambio di lavoro in corsa a cui è seguita una serie vertiginosa di infortuni.
Al termine della partita contro il Bologna l’ex allenatore della Nazionale ha elogiato i calciatori ritenendoli l’unica nota positiva del Chievo Verona, chiedendosi addirittura stupito come avesse fatto la squadra gialloblù a salvarsi per così tante stagioni. Diciassette campionati in Serie A, non due. Diciassette. Ecco perché le parole di Ventura sono sembrate un modo per lavarsene le mani e abbandonare la nave. L’ex ct azzurro, con cui la Nazionale Italiana non si è qualificata al Mondiale (traguardo storico, in negativo) avrebbe detto di non trovarsi bene e che il Chievo non sarebbe il suo ambiente ideale. Così le dimissioni, poi respinte dalla società. Ed ecco che ora si tratta per la risoluzione del contratto, soltanto dell’allenatore. Perché lo staff continuerà ad essere a libro paga del Chievo Verona e oggi in assenza di un esonero e di un altro allenatore dirigerà l’allenamento nel pomeriggio. Ammesso che non lo faccia Ventura, in attesa di firmare effettivamente l’addio ai gialloblù. Una storia a parole nata sotto i migliori auspici, in realtà diventata una brutta pagina di sport per tecnico e calciatori che sorpresi si sono visti abbandonare da un allenatore a cui avevano dato tutto per provare a rialzarsi da una situazione difficile. Ora bisognerà ripartire. A caccia della salvezza, con chi davvero crede nel Chievo Verona. Di Carlo, probabilmente, il nome giusto per ripartire. Con D’Anna e Cosmi che restano alla finestra...