TMW - Zauli: "Non ci credo che il calcio italiano non abbia talenti ma ci vuole più di coraggio"

A margine dello Juventus Next Gen Day, Lamberto Zauli ha parlato con la stampa presente: "Siamo qui oggi a goderci questa giornata. Sono felicissimo dell'invito, ho fatto tre anni di settore giovanile alla Juventus, uno di Primavera e due di Next Gen. Ho toccato con mano il grande progetto della Juventus e sono straconvinto che sia un progetto valido. Non entro nel discorso economico ma prettamente tecnico, ho visto una crescita importante di questi ragazzi. Stanno toccando con mano la realtà del grandissimo calcio che è quello della prima squadra, spesso si allenano durante la settimana. Sono convinto che questo progetto andrà ancora avanti sempre meglio e grandi giocatori come la Juventus usciranno fuori".

Benitez ha detto che questo progetto è importante anche per voi?
"Assolutamente sì. Tutti quelli che entrano in società così importanti hanno da imparare in qualsiasi ruolo. Qui tocchi con mano la possibilità di crescere, di confrontarsi con il top di dirigenti, ragazzi e strutture. E' una palestra per i giocatori ma per tutti i ruoli".

Un consiglio alla FIGC?
"Non entro nei discorsi economici. Dentro la Next Gen i ragazzi crescono molto più velocemente perché al fianco hanno qualche persona adulta che vive lo spogliatoio i maniera diversa e secondo me hanno tanti insegnamenti anche dentro lo spogliatoio. Questo è un percorso che si accelera molto e abbiamo visto ragazzi uscire dalla Primavera ed entrare nella Next Gen e poter essere pronti per entrare nello spogliatoio di una grande squadra".

Un po' più di coraggio da parte delle prime squadre?
"Penso sia soltanto quello. Perché quando vediamo un ragazzo giovane che ha la possibilità di giocare in prima squadra, non parlo solo della Juventus, spesso la sfrutta a pieno regime. Le opportunità fanno la differenza. Non ci credo che oggi il calcio italiano non abbia talenti ma credo che ci voglia un po' più di coraggio".