Torino, col Chievo una vittoria buttata. Ma non è tutto da buttare
La continuità può attendere. E il bello è che Sinisa Mihajlovic aveva avvisato tutti, ambiente e giocatori: contro il Chievo guai ai distrarsi. Manco a dirlo. Dopo il buonissimo pari di San Siro ne arriva uno meno buono contro la squadra di Maran che, a parti invertite, gode solo a metà. Il cross di Cacciatore nel primo tempo sorprende la difesa granata che si fa infilare da Hetemaj: un'incornata non irresistibile che anticipa un De Silvestri a dir poco disattento. Dopo il gol incassato, il Toro si scuote e trova il pari con Baselli, anche lui di testa.
NON TUTTO DA BUTTARE — La pressione dà frutti ma non gol, vista la traversa di Iago Falque nella ripresa e il rigore sbagliato da Belotti (fallo di Gobbi proprio sul Gallo), dopo un Var lungo un'eternità. Il resto è solo cronaca di una girandola di cambi, prima e dopo (Niang per Obi, Berenguer per Falque e Valdifiori per Rincon), molte occasioni da rete e l'espulsione di Radvanovic nel finale per fallo di reazione. Tra borbottii e i fischi del "Grande Torino" ai granata non riesce ancora il salto di qualità. Ma non tutto è da buttare: il gioco, buono a tratti, le palle gol (cinque in tutto) e la risposta dopo lo schiaffo. E la classifica: il Toro è a 18 punti, a -1 dal Milan (al settimo posto, in zona Europa), la sua prossima avversaria in trasferta. "Contro il Milan tenteremo il sorpasso" ha detto ieri Burdisso ai microfoni di TMW Radio. Uno tra i migliori contro l'Inter, proprio nell'inferno di San Siro.