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Torino, contro il Chievo Iago Falque è l'arma in più di Mihajlovic

Torino, contro il Chievo Iago Falque è l'arma in più di MihajlovicTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 18 novembre 2017, 06:452017
di Marco Spadavecchia

Toro e Chievo hanno appena fermato due big, Inter e Napoli. E vogliono continuare a fare bene in virtù di una prestazione che ha ridato alla piazza, come allo spogliatoio, fiducia e convinzione. I granata lo faranno certamente provando (anche) a sfruttare la vena del loro uomo più in forma: Iago Falque, due reti nelle ultime due gare, a segno contro i nerazzurri prima della sosta e con il Cagliari. E alla luce della verve dello spagnolo contro i clivensi, in gol la scorsa stagione sia all'andata sia al ritorno; ruolino che mette il 27enne ex Roma alle spalle del solo Ferrante (4 reti) nella speciale hit parade della sfida contro i gialloblù. L'ultimo successo della squadra di Maran — distante una sola lunghezza in classifica da quella di Mihajlovic (granata a 17 punti) — risale alla stracittadina contro l'Hellas dello scorso 22 ottobre. Qualcosa di simile anche in casa Toro: due pareggi, due sconfitte e una sola vittoria prima dell'Inter e dopo il pesante ko nel derby della Mole, da cui il Toro non si è mai davvero ripreso del tutto. Scarsa stabilità e pochissimo gioco hanno portato a un'intermittenza anche figlia dello stop di Belotti, e di quel 4-2-3-1 che ha smesso di dare sicurezze senza il Gallo. L'ottimo pari contro la squadra di Spalletti è stato maturato con lo stesso 4-3-3 che dovrebbe restare d'attualità domani al "Grande Torino", insieme al blocco visto a San Siro.

Tutto, o quasi. L'unico dubbio è legato alla presenza Lyanco, tornato arruolabile dopo il mese di stop a causa della lesione alla caviglia destra procurata contro il Verona. L'inaspettata personalità del 20enne brasiliano potrebbe tornare utile al tecnico serbo, nonostante la recente e convincente prestazione di Burdisso contro la sua ex. Uno dei due, perciò, al fianco di N'Koulou, tra De Silvestri e Ansaldi. A centrocampo Obi, Rincon e Baselli dietro a Iago Falque, Belotti e Ljajic. Per non stravolgere quel che ha funzionato contro i nerazzurri. Cambiando niente, o quasi, affinché cambi tutto rispetto al recente passato. Con l'obiettivo di ritrovare risultati e, soprattutto, continuità.