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Torino, Giampaolo: "Bisogna andare avanti, ma c'è disparità. Gojak? E' una mezzala"

Torino, Giampaolo: "Bisogna andare avanti, ma c'è disparità. Gojak? E' una mezzala"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
sabato 17 ottobre 2020, 14:42Serie A
di Emanuele Pastorella

La vigilia di Torino-Cagliari è affidata a Torino Channel, il tecnico granata Marco Giampaolo ha risposto alle domande dei giornalisti attraverso il canale mediatico del club di via Arcivescovado.

Giampaolo, come si affronta il problema Covid-19?
Il quadro sanitario è più complesso di come si pensi, la stagione ancora non è cominciata, abbiamo giocato solo tre partite, noi del Toro due. Penso che si farà il possibile per portarla a termine. L'iter che ci porterà a questo di volta in volta cambierà, ci saranno nuovi decreti ai quali dovremo adeguarci. Il dubbio che mi sorge dal punto di vista tecnico è che ci sono squadre che su trenta calciatori hanno già il 90 per cento che ha avuto il problema Covid, da noi solo tre e quindi potenzialmente siamo sempre a rischio di stare in quarantena e di perdere i calciatori, a differenza del Genoa che li ha avuti in una sola volta. Questo determinerà disparità, ma dobbiamo adeguarci allo spettacolo che deve andare avanti.

Come avete lavorato durante la pausa?
Dopo la partita contro l’Atalanta abbiamo perso molti giocatori per le Nazionali, siamo rimasti in 14 di cui molti difensori. Il lavoro che abbiamo fatto ovviamente è stato fatto sulla difesa, oggi è la prima volta che alleno tutta la squadra. Quasi tutti i nazionali hanno giocato, questo è importante per il minutaggio. A me conforta che la squadra lavori bene, questo mi fa essere fiducioso.

Che giudizio si sente di dare al mercato?
Il club ha fatto il massimo di quello che si poteva fare, il mercato non fila sempre liscio come si vorrebbe o come sono i tuoi pensieri, io sono sempre contento dei calciatori che alleno e non di quelli che non ho e avrei potuto avere. Voglio costruire qualcosa di positivo con quello che ho. La rosa è numericamente giusta, ora tocca a noi".

E quanto è soddisfatto da uno a dieci?
Nel momento in cui il mercato si chiude, sono soddisfatto dieci.

Cosa può dirci di Gojak?
E' stato molto seguito dallo scouting, è un calciatore a cui abbiamo dato la collocazione di mezzala, quindi ricoprirà quel ruolo. Oggi lo vedrò per la prima volta, avrò modo di scoprire meglio le sue caratteristiche.

Ha ritrovato Bonazzoli.
L’ho allenato per brevi periodi alla Samp, ancora non era pronto e doveva fare le sue esperienze. Dopo il lockdown è cresciuto, si è tolto di dosso l'aria del ragazzino, ha fatto cose egregie nell'ultima parte del campionato scorso. Spero e sono sicuro che possa contribuire alla nostra crescita e del reparto offensivo, che è composto da Zaza, il quale secondo me sta facendo molto bene, oltre a Belotti, Millico ed Edera.

Dal mercato non è arrivato il regista, quali soluzioni adotterà?
Noi lavoriamo per creare delle specificità nel ruolo, individuiamo un calciatore e ci lavoriamo per poterlo schierare dovesse mancare Rincon. Oggi c'è lui, se manca lui c'è Segre. Poi in un campionato può accadere di tutto: possono mancare entrambi, al momento non c'è nessun altro che possa giocare li".

Quali compiti ha Belotti nella sua squadra?
Preferisco che corra nella metà campo avversaria e non nella nostra: in passato ho avuto Quagliarella a cui ho chiesto le stesse cose con me in tre anni avrà fatto cento gol. Io gli chiedo di correre nella metà campo degli avversari, dove vorrei che la mia squadra recuperasse palla in modo da mettere il Gallo il più vicino possibile alla porta.

Izzo è rimasto, come lo vede?
Dal primo giorno in cui siamo assieme si allena nel ruolo di terzino destro. Poi è arrivato Vojvoda, ed è tornato Singo: in quel ruolo sono in tre, sappiamo tutti che Armando ha quasi sempre giocato da terzo difensivo.

Tre settimane senza giocare, nelle prossime tre ci saranno sei gare: la preoccupa il tour de force?
Non mi preoccupa nella misura in cui posso avere a disposizione tutti. Noi abbiamo giocato tre amichevoli più due partite di campionato, i più allenati sono quelli che hanno giocato con le nazionali. Spero di poter contare su tutti, questo mi darà la possibilità di gestire meglio le risorse durante un tour de force con partite così ravvicinate.

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